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Pattinaggio Artistico a rotelle

Pattinaggio artistico a rotelle: la danza brilla, libero in fase di stallo. Cosa ci ha detto l’AIS di Trieste

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Roberta Sasso-Gherardo Altieri Degrassi
Sasso-Altieri Degrassi/ Raniero Corbellettii FISR

È tempo di analisi nel mondo del pattinaggio artistico a rotelle, reduce dalla seconda tappa dell’Artistic International Series, competizione itinerante andata in scena al Pala Pilkec di Trieste offrendo molteplici punti di riflessione.

La rassegna friulana ha infatti evidenziato la straordinaria crescita organica di tutto il comparto della danza, sia individuale che in coppia, toccando delle punte di assoluta eccellenza in alcuni contesti. Stiamo chiaramente parlando della prova femminile Senior dove, le prime tre classificate (Roberta Sasso, Asya Sofia Testoni e l’iberica Natalia Baldizzone Morales) si sono attestate sopra gli 80 punti nella free dance, totalizzando uno score sopra quota 140 (con punte di 148 grazie a Sasso e Testoni). Ottime sensazioni dunque per delle gare in cui, oltre l’elevato contenuto tecnico, non è mancata una grande cura delle parti coreografiche e una ricerca certosina e originale del concept, del racconto e dello storytelling. Ingredienti visti anche a Brasilia in occasione della prima tappa dell’AIS, con protagoniste danzatrici come la paraguaiana Erika Alarcon Anisimoff (al momento l’unica ad aver scavalcato quota 150) e la brasiliana Gabriella Giraldi.

In ambito maschile si è verificato il primo exploit d’alto profilo di Giorgio Casella, abile a imporsi malgrado un passaggio a vuoto nei travelling della free dance e capace di usare grande dinamicità anche con la parte superiore del corpo: ottime fiches in attesa del primo confronto con Gherardo Alteri Degrassi (il quale non ha potuto partecipare per questioni di ranking, vista la sua inattività dell’anno scorso nel Solo) pronto a ruggire in occasione dei Campionati Italiani di Ponte Di Legno. Successivamente sarà da capire l’impatto di Brayan Carreno, stella colombiana, con gli avversari europei.

Pattinaggio artistico a rotelle: Alessandro Liberatore incanta all’AIS 2024 di Trieste. Madalena Costa di un altro pianeta

Aumenta su tutti i fronti lo spettacolo nelle coppie di danza, culminato con il successo a sorpresa di Caterina Artoni-Raoul Allegranti su Roberta Sasso-Gherardo Altieri Degrassi (in vantaggio nella style e scivolati al posto d’onore a causa di alcune sbavature nel segmento più lungo) e Ilaria Golluscio-Samuele Stasi. Tre team di pregevole fattura a cui si aggiungeranno anche Martina Nuti-Nicholas Masiero, binomio costretto a dare forfait all’ultimo minuto ma con ambizioni molto grandi per il prosieguo dell’annata sportiva.

Se la danza brilla, il libero sembra invece vivere in linea generale un momento di stallo. Tranne alcune eccezioni anche quest’anno si sta verificando l’andazzo già emerso nelle scorse stagioni, con tanti partecipanti che, per eseguire al meglio gli elementi tecnici, interrompono il flow mettendo da parte coreografia, passaggi di transizione e pattinata. Il fenomeno è interessante se messo in relazione alle categorie riservate ai più piccoli visti sulla pista di Trieste. Sia nei Giovanissimi che tra gli Esordienti e Allievi infatti l’attenzione verso il cosiddetto “pacchetto completo” è risultata più palpabile, salvo poi diminuire (o esaurirsi) con il passaggio in selettivo e con il relativo aumento del livello.

Non sono mancati comunque i momenti di grande emozione, arrivati con la prestazione significativa sfoggiata da Alessandro Liberatore, autore di due programmi consistenti e soprattutto ben pattinati, con cui è riuscito ad arginare la tutt’altro che semplice compagine spagnola formata da Kilian Gomis, Hector Diez Severino e Lucas Yanez Perez, atleta quest’ultimo che sta lavorando per staccare il triplo axel in gara a diciott’anni di distanza dall’ultima volta (ci riuscì Roberto Riva agli Europei di Monza del 2006, mentre l’ultimo pattinatore a ruotarlo in ordine cronologico è stato Dario Betti che, però, non lo presentò mai in gara).

Work in progress il resto degli azzurri, con segnali arrivati da Alex Chimetto e Marco Fabio Topazio (negativa invece la prestazione di Marco Giustino, già motivato a riscattarsi a Ponte Di Legno); scenario ancora tutto in divenire invece in campo femminile (da menzionare l’incoraggiante podio di Federica Pizzingrilli), dove la situazione sarà più chiara solo più avanti, con l’entrata in scena di Micol Zangoli, Gioia Fiori, Benedetta Altezza e dell’iberica Sira Bella, intenzionata a sparigliare le carte in un’altra gara in cui, dopo le tante uscite di scena (Tarlazzi e Luppi in primis), le gerarchie saranno completamente da ridisegnare.

In ottica World Skate Games (al via tra 100 giorni esatti) il quadro è quindi abbastanza chiaro: l’Italia farà incetta di medaglie nella specialità di coppia, sia d’artistico (al Pala Pilkec abbiamo assistito al debutto discreto di Micol Mills-Tommaso Cortini) che di danza. Ma in quelle individuali (libero e solo dance) e nei gruppi sarà impossibile dare qualsiasi piazzamento per scontato.

A conti fatti quelli di Rimini saranno i Mondali più competitivi di sempre come livello omogeneo, e i nostri ragazzi dovranno farsi trovare pronti.

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