Tennis
Pietrangeli non è tenero con Berrettini: “Prima era la fidanzata, e ora? Dice che sta sempre male…”
Siamo entrati nella seconda settimana degli Internazionali d’Italia di Roma. Al Foro Italico siamo pronti per vivere gli incontri decisivi che andranno ad incoronare il trionfatore del 2024, che andrà a succedere a Daniil Medvedev. I tifosi nostrani confidavano di poter sospingere Jannik Sinner o Matteo Berrettini verso l’atto conclusivo ma, com’è ben noto, i due azzurri sono ai box per colpa di un infortunio.
L’altoatesino ha saltato il Masters 1000 romano per un problema all’anca mentre Matteo Berrettini, dopo essersi iscritto al torneo ha dovuto dare forfait in extremis per colpa di una fastidiosa tonsillite lo ha bloccato da oltre un mese. Sull’argomento è intervenuto Nicola Pietrangeli ai microfoni di Mowmag parlando a 360° della situazione.
Le leggenda del tennis italiano non ha usato giri di parole su Matteo Berrettini: “Rispetto a Sinner è completamente diverso per lui, direi che la differenza si vede dai risultati. Io ancora non ho capito Matteo cos’abbia, prima dicevano che giocava male per colpa della fidanzata, ora non lo so. Non sta più con lei e di certo non mi interessa, non mi occupo della vita sentimentale di Berrettini, sono affari suoi”.
“Sinceramente però non so perché ha mollato Roma – prosegue il due-volte vincitore del Roland Garros – se dice che sta sempre male evidentemente sarà malato. Berrettini controfigura di se stesso? Beh, non lo so visto che non lo vedo mai in campo. Non faccio il chiromante ma forse ci saranno anche fattori mentali oltre che fisici. Ho detto anche che se Berrettini si rimettesse almeno all’80% della sua forma la Davis avrebbe una squadra vincente, più complimenti di questi cosa devo fargli”.
Ultima battuta che diventa una ennesima stilettata al mondo del giornalismo sportivo ed al mondo degli appassionati di tennis di casa nostra: “L’italiano è tifoso, ieri mi hanno chiesto se potevano rimborsare i biglietti a Roma visto l’assenza di Sinner, l’intelligenza media in Italia è questa. Ogni giorno ho a che fare con queste persone, poi il giornalista è una bruttissima razza”.