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Rugby, rinasce dopo 15 anni la Lega dei club

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Pozzobon / IPA Agency

Una piccola, grande rivoluzione scuote il rugby italiano. Dopo 15 anni, infatti, rinasce la Lega dei club del massimo campionato italiano, un organismo che vuole (e deve) gestire la Serie A Elite, cercando di massimizzarne il valore sportivo, ma anche economico e di visibilità. E, come detto, rinasce a 15 anni dallo scioglimento della Lire.

Era il 2009 quando, ormai priva di qualsiasi potere, veniva sciolta la L.I.R.E., la Lega Italiana Rugby d’Eccellenza. Avvenne non senza forti polemiche e, di fatto, lasciò i club del massimo campionato italiano della palla ovale senza un fronte comune. Tutto finì in mano alla Federazione, che da quel momento negli ultimi 15 anni ha gestito completamente il campionato.

Già da mesi, però, i club d’Elite avevano evidenziato la necessità di rifondare la vecchia Lega, con il fronte comune che si è opposto a diverse scelte della Fir che è cresciuto negli ultimi due anni. E dopo tante parole, dunque, i fatti, come annunciato ieri sera attraverso un comunicato stampa diramato via social.

“I presidenti dei nove club di A Elite di rugby hanno il piacere di comunicare al presidente FIR e al movimento del rugby italiano che oggi, davanti al notaio Augusto Chizzini, è stato sottoscritto l’atto costitutivo della nuova Lega Rugby. Il sodalizio, nato ai sensi dello Statuto FIR, dei Principi CONI e degli articoli 6 e seguenti del Regolamento Organico FIR, è stato costruito per iniziare un lavoro comune teso alla valorizzazione del rugby italiano e dei suoi campionati, a partire dall’attuale A Elite. Tutti i presidenti siederanno nell’Assemblea Generale della Lega Rugby, ma è stata già condivisa la composizione del primo comitato esecutivo. Presidente è stato nominato Giulio Arletti (presidente del Rugby Viadana 1970) che sarà affiancato da due vicepresidenti: Francesco Zambelli (presidente Rugby Rovigo) e Tommaso Niglio (Responsabile Fiamme Oro Rugby)”.

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