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Volley femminile, azzurre contro la Germania per dimenticare la partenza falsa in VNL

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Anna Danesi
Danesi/Fivb

Non era l’inizio che i tifosi azzurri si auspicavano quello che ha visto la squadra italiana perdere 0-3 contro la Polonia martedì sera nel primo incontro della VNL 2024. Per otto mesi tutti a dirsi che serviva partire forte in VNL per tenere le inseguitrici a distanza di sicurezza e poi una prova al di sotto delle aspettative con tante difficoltà per la formazione di Julio Velasco che ora ha una doppia possibilità per rifarsi e rimettersi in carreggiata dopo la sbandata alla partenza.

La prima opportunità si chiama Germania. La squadra tedesca arriva da un 2023 da dimenticare. Raggiunta la final 8 della Nations League, la squadra di Vital Heynen ha perso per infortunio la sua giocatrice faro, Anna Orthman proprio alla vigilia degli Europei ed è andata alla deriva, disputando un torneo continentale e il torneo di qualificazione olimpica nettamente al di sotto delle attese. Le strade di Heynen e della Federazione tedesca si sono divise un mese fa e al capezzale della Nazionale teutonica è stato chiamato Alexander Waibl che ha cercato di raccogliere i cocci e di mettere in piedi una squadra competitiva in poco meno di quattro settimane.

La prima amichevole ha parlato chiaro sulla attuale situazione tedesca: una vittoria striminzita e sofferta 3-2 contro la squadra rumena che non rappresenta certo il top in Europa e tantomeno su scala mondiale, con tanti esperimenti. Per l’Italia si tratta di un banco di prova importante, una delle due partite segnate col circoletto rosso da Velasco alla vigilia di questo primo slot di incontri, una delle due partite da vincere per uscire da Antalya con il sorriso, anche se a denti stretti.

L’Italia vista martedì con la Polonia è una squadra con grandi limiti ma anche con qualche margine di miglioramento. Il primo miglioramento dovrà arrivare dalla regia, dove Bosio non ha certo incantato con scarsa continuità sulla precisione e soprattutto con alcune scelte che non hanno convinto sulle attaccanti da utilizzare di volta in volta, messe spesso in condizione di dover combattere con un muro altissimo. Il miglioramento più sensibile serve in ricezione, fondamentale che ha funzionato solo a sprazzi ed ha contribuito a rendere il gioco azzurro scontato e farraginoso. La correlazione muro-difesa non sempre ha funzionato a dovere con le polacche, così come la battuta non sempre è riuscita a mettere in difficoltà la squadra avversaria.

La Germania, con ogni probabilità scenderà in campo con la formazione che Weibl ha schierato titolare contro la Romania, non priva di conoscenze del campionato italiano. L’alzatrice è Pia Kastner, dell’SSC Palmberg Schwerin, l’opposta è una giocatrice che è in Italia da quattro anni, Lena Stigrot, in questa stagione in forza al Granda Cuneo, prima a Roma e a Busto Arsizio. In Italia gioca anche la centrale Camilla Weitzel, protagonista di una bella stagione a Chieri (dove ha disputato gli ultimi tre campionati) e dal prossimo anno a Vallefoglia. Prossima stagione in Italia anche per l’altra centrale tedesca, Anastasia Cekulaev, lo scorso anno a Potsdam e il prossimo nelle file della neo-promossa Perugia. In banda giocano un’altra “italiana”, Lina Alsmeier, punto di forza de Il Bisonte Firenze e Kimberly Drewniok, ex Scandicci, lo scorso anno nel Radnicki Belgrado e il prossimo nel campionato pro statunitense. Il libero è Anna Pogany, anche lei destinata a trasferirsi negli States e lo scorso anno all’SSC Palmberg Schwerin

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