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Volley, l’Itas vuole il lieto fine almeno in Champions ma lo Jastrzebski sa come si fa a vincere

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Alessandro Michieletto
Michieletto/Ipa

E’ un’Itas Trentino ferita quella che si appresta ad affrontare la finale di Champions domenica ad Antalya contro lo Jastrzebski Wegiel. Il finale di stagione in Italia ha lasciato a bocca asciutta e senza parole e soprattutto senza trofei la squadra che aveva dominato la regular season e, dopo due partite della sfida di semifinale contro Monza, sembrava lanciatissima verso la finale dove, come da pronostico, si sarebbe dovuta giocare lo scudetto contro Perugia.

Qualcosa, sul più bello, si è inceppato nella squadra di Fabio Soli. Non è stato un solo meccanismo a fermarsi, anche se l’assenza prolungata dell’alzatore titolare Riccardo Sbertoli ha pesato abbondantemente sul calo finale dell’Itas, non è stato un blocco improvviso. Lentamente, quasi senza dare nell’occhio, gli ingranaggi non hanno più funzionato alla perfezione come era accaduto fino a quel momento e la formazione trentina si è vista scivolare via dalle mani una finale che forse sentiva già sua e anche il terzo posto che sarebbe significato Champions League il prossimo anno. Quella Champions che Trento proverà a conquistare domenica.

Nelle ultime due finali perse con lo Zaksa, i trentini partivano con i favori del pronostico, più nella prima che nella seconda a dire il vero. Oggi forse il pronostico dice Jastrzebski e questo un po’ di responsabilità dalla mente di Michieletto e compagni le toglie e non è detto che sia un male. La squadra di Marcelo Mendez ha vinto tanto quest’anno, è composta da giocatori esperti e di valore assoluto, con un Norbert Huber che sa bene come si vincono le finali di Champions, due campioni olimpici come Patry e Toniutti e due campioni europei in carica come Fornal e Popiwczac e dunque la strada per Trento si fa in salita.

Lo Jastrzebski Wegiel si è imposto con margine nel girone D, ha eliminato Piacenza nei quarti e Ankara in semifinale di Champions, ha vinto la regular season e lo scudetto, regolando in finale lo Zawiercie alla bella e a questo trionfo vorrebbe aggiungere la Champions League. La squadra polacca in regia può contare sul palleggiatore campione olimpico francese Benjamin Toniutti, che in Italia ha giocato a Ravenna nel 2013/14, poi dal 2015 in Polonia prima al Kedzierzyn Kozle e poi dal 2021 Jasztrebski Wegiel. L’opposto è un altro francese, Jean Patry, in Italia a Cisterna e poi a Milano e trasferito in Polonia da questa stagione.

In banda giocano l’idolo di casa Tomasz Fornal, da cinque in forza allo Jasztrebski e anche nel giro della Nazionale polacca e anche una vecchia conoscenza del campionato italiano, il croato Marko Sedlacek, ex Piacenza, Monza e a Cisterna lo scorso anno. I centrali sono il monumentale Norbert Huber per tre anni campione d’Europa con lo Zaksa e da questa stagione in forza ai rivali di sempre e l’ucraino Jurij Gladyr, nel 2018/2019 in italia a Siena e poi sempre allo Jasztrebski Wegiel. Il libero è Jakub Popiwczak, altro giocatore nel giro della Nazionale, vera e propria bandiera di questa squadra visto che è all’undicesima stagione con la maglia dello Jasztrebski Wegiel.

 

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