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WTA Roma, Swiatek e Gauff avanti, Azarenka sorprende Sakkari, show Svitolina-Sabalenka!

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Gauff / Lapresse

Giornata di ottavi di finale del WTA 1000 di Roma. Il tabellone si è allineato ai quarti di finale in un’altra giornata intensa che ha visto alcuni match interessanti e tirati, mentre altri a senso unico.

Viaggia ancora la numero 1 del mondo Iga Swiatek che ha sconfitto con lo score di 7-5, 6-3 Angelique Kerber. La tedesca ha giocato un match di alto livello, rimanendo per gran parte del tempo attaccata alla polacca che è stata più cinica nei momenti decisivi. Domani sarà sfida a Madison Keys a una settimana di distanza dalla semifinale di Madrid. L’americana ha superato con un netto 6-2, 6-1 Sorana Cirstea, confermando la sua forma recente.

Il big match del giorno vedeva coinvolte Coco Gauff e Paula Badosa. L’allieva di Brad Gilbert è uscita alla distanza e ha vinto con il punteggio di 5-7, 6-4, 6-1, mostrando soprattutto la sua tenuta dal punto di vista fisico rispetto all’avversaria. Sfida interessante a Qinwen Zheng che ha superato 6-2, 6-4 Naomi Osaka: l’allieva di Pere Riba contro colei che si è fatta allenare da Pere Riba l’anno scorso quando ha vinto lo US Open.

La partita più intensa ed equilibrata del giorno è stata quella da Jelena Ostapenko e Rebecca Sramkova: la lettone ha vinto in rimonta con lo score di 4-6, 6-4, 7-6(3) in poco meno di tre ore di gioco. Sramkova che ha servito per il match sul 5-4 ed era avanti 3-1 nel terzo, ma non è riuscita a sfruttare queste chance. Ostapenko che troverà il rullo compressore chiamato Danielle Collins, oggi vincitrice su Irina-Camelia Begu per 6-0, 6-3.

Serata che ha visto delinearsi l’ultimo quarto di finale: Victoria Azarenka a sorpresa si è imposta nettamente per 6-4, 6-1 Maria Sakkari in poco più di un’ora e un quarto di gioco. Ha avuto molte più difficoltà, ma è uscita comunque vincitrice Aryna Sabalenka contro Elina Svitolina in rimonta con il punteggio di 4-6, 6-1, 7-6(7) al termine di un terzo set bellissimo e cancellando tre match point, anche per demeriti dell’ucraina che ci ha messo il cuore e le gambe, ma non è bastatp.

 

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