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Allo US Open l’uomo da battere è Scheffler. Nel terzo major della stagione del golf ci saranno anche tre italiani

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Scottie Scheffler / LaPresse

Tutti contro Scottie Scheffler. Questo è un po’ il ritornello di ogni settimana nel mondo del golf, e ancora di più quando alle porte c’è un torneo Major. Da giovedì a domenica infatti andrà in scena lo US Open 2024, il terzo dei quattro eventi più importanti in calendario ogni anno. E l’incontrastato n.1 al mondo ci arriva forte di già cinque vittorie in stagione, e dopo aver trionfato settimana scorsa anche al Memorial.

Per quest’anno il test che i giocatori dovranno superare sarà quello dell’esigente percorso di Pinehurst n. 2. Si andrà in North Carolina per la quarta volta negli ultimi venticinque anni, per il 25° anniversario dell’incredibile vittoria nel 1999 di Payne Stewart con un putt per il par incredibile imbucato con Phil Mickelson che finì solo un colpo dietro. Nell’ultima occasione che il torneo si è disputato a queste latitudini, ossia 10 anni fa, a trionfare è stato Martin Kaymer. Il tedesco ha letteralmente asfaltato la concorrenza, chiudendo la quattro giorni a -9, distanziando di otto colpi il secondo classificato.

Ormai sono infiniti gli spazi che servono per descrivere quello che sta facendo Scheffler. Lo statunitense giocherà il suo settimo US Open, e come miglior risultato vanta il secondo posto del 2022 in quel di Brookline, quando arrivò secondo. Come detto sono già cinque i trionfi del ventisettenne in stagione, numero raggiunto prima di questa settimana l’ultima volta da Tom Watson nel 1980. Sarà sul tee della uno anche Tiger Woods, che torna in azione dopo aver mancato il taglio al PGA Championship, con Xander Schauffele che invece ha vinto a Valhalla, e sarà sicuramente motivato per portare a casa un’altra grande prestazione.

Tiger invece ha ottenuto un’esenzione speciale per essere in campo dalla USGA, dopo che l’esenzione per aver vinto il Masters 2019 è ormai scaduta; e per lui sarà il primo US Open dal lontano 2020. Rory McIlroy ha già vinto due volte in questa stagione ed è arrivato secondo in questo torneo l’anno scorso a Los Angeles, anche se non ha buon feeling con Pinehurst. In grande forma anche Collin Morikawa, con lo svedese Ludvig Aberg che non può già mai essere escluso dal novero dei favoriti. Difende il titolo Wyndham Clark, che l’anno scorso sorprese tutti ma ormai è una solida realtà del golf mondiale. 

Nel major che permette a più golfisti dei meno ‘elitari’ di partecipare ci saranno anche tre italiani, i tre azzurri che più hanno segnato la storia del golf in Italia negli ultimi due decenni: Francesco Molinari, Edoardo Molinari e Matteo Manassero. Tutti e tre hanno staccato il biglietto nei tornei di qualificazione in giro per il mondo, e vogliono mettere in campo una prestazione da ricordare. Partiamo dall’unico azzurro che ha vinto un Majro, Chicco Molinari che ha trionfato a Carnoustie nell’Open del 2018.

Per il torinese stagione da dimenticare, con il livello di gioco ormai lontanissimo da quello che un lustro fa lo ha fatto essere per un discreto periodo il migliore golfista al mondo. Per lui US Open numero 14 in carriera, in una settimana che spesso lo ha visto faticare, Francesco infatti vanta come miglior risultato il 13° posto del 2021 a Torrey Pines. Suo fratello Edoardo farà invece la quinta apparizione in questo major, con tre tagli su quattro superati. Continua a scrivere una storia pazzesca Manassero, che tornerà in uno dei quattro eventi più importanti dell’anno per la prima volta dal 2016, con una motivazione incredibile per provare a fare qualcosa di immenso.

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