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Andrea Piccolo licenziato dalla EF, Vaughters rivela i messaggi: “So che ho perso già tutto”

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Andrea Piccolo
Piccolo / LaPresse

Nuovi aggiornamenti sul caso Andrea Piccolo, ciclista appena licenziato dalla EF Education-Easypost a causa del sospetto di trasportare ormone della crescita al suo rientro in Italia. Notizia arrivata nel cuore della notte attraverso un comunicato della squadra statunitense che non ha esitato un attimo nell’interrompere il rapporto lavorativo con il 23enne nato a Magenta.

La testata online Escape Collective è andata direttamente a chiedere informazioni a Jonathan Vaughters, general manager della EF, che ha spiegato come sono andate le cose. Vaughters ha spiegato come Piccolo gli abbia inviato un messaggio con scritto quello che è successo, rendendo noto di essere stato fermato in aeroporto di rientro dalla Colombia, stato dove si allena spesso essendo quello della sua fidanzata.

Andrea Piccolo licenziato dall’Education EasyPost: sospettato di aver trasportato ormoni della crescita

Jonathan, ti parlo sinceramente – questo il contenuto del messaggio – perché ho perso già tutto e ne sono consapevole. Ho portato quattro farmaci dalla Colombia che non voglio nominare e mi assumo la responsabilità per questo. Li hanno trovati e confiscati all’aeroporto“. Una vera e propria ammissione di colpa per Piccolo, che poi precisa: “Cercherò di risolvere questo problema, perché non sono risultato positivo a nessuna sostanza“.

Nel mentre, Piccolo è stato sospeso cautelarmente dal Tribunale Nazionale Antidoping per aver violato gli articoli 2.2 e 2.6, ‘possesso di una sostanza o di un metodo proibiti’ e ‘uso o tentato uso di una sostanza o di un metodo proibiti‘. L’ennesimo capitolo di una carriera già travagliata a nemmeno 23 anni: bronzo ai Mondiali juniores 2018 a cronometro, perse l’occasione Astana a causa di problemi al fegato dovuti ad una mononucleosi, mentre nel 2022 è stato coinvolto nello stop della Gazprom-Rusvelo, squadra russa, a causa della guerra in Ucraina. La EF decise poi di riprenderlo a sé, senza ottenere risultati di rilievo se non il vestire la maglia di leader per un giorno nell’ultima Vuelta a España. E ora questo, che rischia di poter diventare addirittura l’ultima pagina della sua vita sportiva.

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