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Atletica, è il giorno di Gianmarco Tamberi! Speranze azzurre con Sibilio, Folorunso e Battocletti. Debutta Larissa Iapichino

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Penultima giornata di gare e le emozioni non sono certo finite per i tifosi italiani all’Europeo di atletica in programma all’Olimpico. Tante le medaglie da assegnare anche oggi e tanti sono gli azzurri che scendono in pista e in pedana per cercare di aumentare un già pesante bottino di medaglie per la spedizione azzurra. In mattinata entrano in gara Larissa Iapichino e tutte le staffette, mentre nella sessione pomeridiana vanno a caccia di medaglie Gianmarco Tamberi nell’alto, Alessandro Sibilio e Ayomide Folorunso nei 400 ostacoli.

SESSIONE MATTUTINA. Si riparte con il decathlon dopo una prima giornata di gare favorevole a francesi e norvegesi ma con ancora tutto in gioco. Ritornano in scena per la competizione continentale il tedesco campione in carica Niklas Kaul e il francese Kevin Mayer, due volte campione del mondo e detentore del record mondiale. Un altro atleta estone, Johannes Erm, può vantare il miglior punteggio europeo del 2024, seguito dai tedeschi Nowak e Wolter, con l’assenza del numero uno Neugebauer. La categoria U23 vede la partecipazione dei norvegesi Sander Skotheim, 22 anni, e Markus Rooth, 23 anni. Il primatista italiano Dario Dester e l’altro azzurro Lorenzo Naidon sono nelle retrovie e cercheranno di risalire la china. In programma 110 ostacoli, lancio del disco e salto con l’asta.

Non ci saranno azzurre al via nelle semifinali degli 800 donne. Delusione per l’assenza di Bellò e Coiro, eliminate malamente ieri. La stella britannica Keely Hodgkinson punta a ripetere il successo ottenuto due anni fa e a eguagliare i due ori della jugoslava Nikolic negli anni ’70 e dell’ucraina Pryshchepa in tempi più recenti. La sua straordinaria forma mostrata a Eugene in Diamond League e anche ieri in batteria conferma la superiorità della ventiduenne britannica, che parte quindi come favorita. Molte atlete sono in grado di raggiungere la finale e di competere per le posizioni dietro Hodgkinson, la finlandese Maattanen, le britanniche Alexandra Bell ed Erin Wallace e la slovacca Gajanova, la tedesca Kolberg e la spagnola Perez. La Svizzera non potrà contare sul talento di Werro, ma può fare affidamento su un’altra promessa U23 in ascesa, Rosamilia.

A seguire le qualificazioni del lungo. L’attesa è tutta per la campionessa tedesca Malaika Mihambo, unica del podio di Monaco ancora in gara. Assenti l’oro di due anni fa Ivana Spanovic (sarà presente la temibile connazionale Milica Gardasevic) e la britannica Jazmin Sawyers, bronzo, fuori per infortunio. La miglior misura continentale all’aperto è quella dell’italiana Larissa Iapichino, argento agli Europei indoor, con un salto di 6,86 metri a Palermo. Tra le altre atlete con le migliori prestazioni recenti ci sono le tedesche Maryse Luzolo e Mikaelle Assani, e la portoghese Evelise Veiga, oltre alla coppia romena composta da Alina Rotaru-Kottmann e Florentina Costina Iusco.

Si disputano le semifinali della 4×400 maschile. La Gran Bretagna ha vinto dieci ori nella storia degli Europei, inclusa l’edizione romana del 1974. Il team britannico è salito ininterrottamente sul podio da Atene 1982 e ha condiviso i successi con il Belgio nelle ultime cinque edizioni (due vittorie britanniche e tre belghe). L‘Italia, solida, e l’Olanda, competitiva (argento olimpico a Tokyo), hanno le qualità per puntare alle posizioni di vertice. Per gli azzurri Vladimir Aceti, Lapo Bianciardi, Brayan Lopez, Riccardo Meli, Edoardo Scotti, Alessandro Sibilio e Luca Sito.

Nella 4×400 femminile Monaco ha vinto l’Olanda guidata da Femke Bol, seguita da Polonia e Gran Bretagna. Da allora, il team olandese ha conquistato l’oro mondiale all’aperto e al coperto, oltre a quello europeo indoor. Si presenta a Roma con solide possibilità di confermare il titolo di due anni fa, grazie anche alle forti basi di Bol e Klaver. Le squadre della Repubblica Ceca, Polonia, Irlanda, Gran Bretagna, Francia e Italia, oltre al quartetto belga, sono tutte competitive. La DDR è irraggiungibile nel medagliere con sei ori. L’Italia ha conquistato due bronzi, nel 2010 e nel 2016. Curiosità: nelle ultime sette edizioni, il titolo è stato vinto sempre da una nazione diversa: Russia (assente), Germania, Ucraina, Francia, Gran Bretagna, Polonia e Olanda. Le azzurre sono Ilaria Accame, Alessandra Bonora, Rebecca Borga, Ayomide Folorunso, Alice Mangione, Anna Polinari, Giancarla Trevisan, Virginia Troiani.

A seguire le batterie della 4×100 uomini. Negli ultimi quattro campionati d’Europa, la Gran Bretagna ha sempre vinto l’oro, da Zurigo ad Amsterdam, da Berlino a Monaco. L’Italia, che non raggiunge il podio dall’argento di Barcellona nel 2010, può vantare l’oro olimpico, l’argento mondiale e la migliore prestazione europea stagionale con un tempo di 38.14 ottenuto alle World Relays di Nassau. Olanda, Francia e Germania sono tra le squadre favorite per il podio all’Olimpico. Per l’Italia Fausto Desalu, Marcell Jacobs, Filippo Tortu, Matteo Melluzzo, Lorenzo Patta, Marco Ricci, Roberto Rigali e Lorenzo Simonelli.

Nella 4×100 donne a Monaco, Germania, Polonia e Italia si sono spartite il podio. Le azzurre partono con il secondo miglior accredito stagionale, dietro alla squadra britannica che per valore e tradizione è la favorita per l’oro. Altri team che aspirano a un posto di rilievo includono Spagna, Francia, Olanda e Svizzera. Le azzurre convocate sono Anna Bongiorni, Arianna De Masi, Zaynab Dosso, Carlotta Fedriga, Dalia Kaddari, Gloria Hooper, Alessia Pavese e Irene Siragusa.

Non ci sono atleti azzurri al via dell’ultima gara del mattino, la qualificazione del tiro del giavellotto maschile. Si prevede un nuovo scontro tra i primi due classificati dell’Europeo di due anni fa: il tedesco Julian Weber e il ceco Jakub Vadlejch, che ha collezionato cinque medaglie a livello globale, pur mancando quella d’oro. Il miglior accredito stagionale appartiene a un altro tedesco, il diciannovenne Max Dehning, unico a superare i 90 metri quest’anno, anche se attualmente le sue prestazioni si sono stabilizzate intorno agli 80 metri. Tra gli altri protagonisti, un altro talento U23, l’ucraino Artur Felfner, il polacco Marcin Krukowski e i finlandesi Lassi Etelätalo (bronzo a Monaco) e Oliver Helander, quest’ultimo attualmente il migliore del suo paese.

SESSIONE POMERIDIANA. Si parte con la penultima prova del decathlon, spesso decisiva, il tiro del giavellotto. A seguire la finale più attesa per l’Italia, quella del salto in alto. L’Olimpico sarà tutto per Gianmarco Tamberi. Il campione olimpico e mondiale entra in gara dopo un unico salto in stagione, il 2.21 che lo ha qualificato per la finale. È l’unico specialista ad aver vinto due volte il campionato europeo estivo, nel 2016 ad Amsterdam e nel 2022 a Monaco di Baviera. Quest’anno l’Europa sembra essere stata un po’ avara di misure oltre i 2,30 metri, con solo Jan Stefela (Repubblica Ceca) e Oleh Doroshchuk (Ucraina) capaci di superare questa soglia storica nella stagione invernale. Tra gli iscritti troviamo il tedesco campione europeo del 2018 Przybylko, il belga, due volte bronzo europeo indoor, Carmoy, e l’olandese Amels, vincitore dell’Europeo indoor di Istanbul un anno fa. Gli atleti italiani convocati, oltre a Tamberi, sono Manuel Lando, Stefano Sottile.

C’è tantissima Italia anche nella finale del triplo. La sfida si prospetta accattivante tra due cubani che hanno ottenuto l’eleggibilità per rappresentare altre nazioni: Pedro Pichardo per il Portogallo e Jordan Diaz per la Spagna. Sulla pedana dell’Olimpico ritroviamo l’intero podio della finale di Monaco 2022: oltre a Pichardo, ci sono l’italiano d’argento Andrea Dallavalle e il francese di bronzo Jean-Marc Pontvianne. Il tris di triplisti italiani, senza Andy Diaz (che sarà eleggibile con la maglia azzurra a partire dalle Olimpiadi di Parigi), si completa con Emmanuel Ihemeje e Tobia Bocchi. In gara ci sono anche altri due campioni europei, il tedesco Max Hess e il francese Benjamin Compaoré.

Grandi aspettative in casa Italia anche nella finale dei 400 ostacoli dove si gareggia per l’argento, visto che Karsten Warholm è il grande favorito ma alle sue spalle il più attrezzato per salire sul secondo gradino del podio è Alessandro Sibilio, che ha impressionato in semifinale correndo in scioltezza poco sopra i 48”. Tra i contendenti più promettenti troviamo lo sloveno Matic Ian Gucek, che ha stabilito il record nazionale poco dopo l’esibizione di Sibilio a Ostrava, l’esperto estone Rasmus Magi (vincitore di un argento dieci anni fa) e il turco Berko Akcam.

C’è Ayomide Folorunso al via della finale dei 400 ostacoli che ha una sola grande favorita, l’olandese Femke Bol. L’azzurra non è nelle condizioni brillantissime dello scorso anno ma è in crescita di forma e lo ha dimostrato in semifinale tirando giù un secondo al personale stagionale. Attenzione all’olandese Cathelijn Peeters, alla norvegese Line Kloster, alla ceca Anna Jichova e alla britannica Lina Nielsen.

Nadia Battocletti è iscritta ai 10.000 metri e vorrebbe fare il bis sul podio. La scozzese Eilish McColgan punta a migliorare il suo argento di due anni fa. Il team britannico è particolarmente forte grazie alla presenza di altri talenti come Megan Keith, leader stagionale, e Jessica Warner-Judd. Per l’Italia, in gara ci saranno Nadia Battocletti e Federica Del Buono, insieme ad Anna Arnaudo, recentemente miglioratasi a Londra, Valentina Gemetto ed Elisa Palmero Un’attenzione speciale va anche alla slovena Klara Lukan, che potrebbe riservare sorprese.

Nel giavellotto donne (qualificazioni in due gruppi) le giovani sorprese d’Europa a Monaco, la greca Elina Tzéngo e la serba Adriana Vilagos, cercheranno di replicare l’exploit all’Olimpico. La favorita per i migliori risultati stagionali è l’austriaca Victoria Hudson. In cerca del lancio perfetto ci sono anche la ceca Ogrodnikova, la polacca Andrejczyk, seconda ieri in qualificazione, la lettone Moze-Sirma e la norvegese Obst, ieri prima in qualificazione.. Presente anche la tedesca Hussong, vincitrice dell’oro a Berlino nel 2018.

Dopo i 1500 finali del decathlon, si disputa l’ultima finale di giornata, i 200 femminili. La svizzera Mujinga Kambundji difenderà il titolo conquistato a Monaco, anche se finora non ha mostrato la stessa brillantezza delle stagioni passate. Tra le concorrenti, la britannica di punta è Daryll Neita, che parte con i favori del pronostico. Data la tendenza stagionale, una medaglia sembra possibile anche con un tempo non eccezionale. Tra le possibili candidate al podio c’è anche la giovane norvegese Henriette Jaeger. In gara anche l’italiana Dalia Kaddari, già bronzo a Monaco con la staffetta, e la spagnola Jael Bestue.

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