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Atletica, è una domenica bestiale all’Olimpico! Attesa per Crippa e Tecuceanu, entra in scena Tamberi

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Gianmarco Tamberi
Tamberi/Lapresse

La domenica bestiale dell’Europeo di Roma può riservare grandi soddisfazioni agli appassionati azzurri. E’ il giorno di Yeman Crippa nella mezza maratona ma attenzione anche a Sofiia Yaremchuk nella gara femminile. C’è la finale degli 800 con Catalin Tecuceanu che vuole riscrivere la storia ed è il giorno del debutto del campione olimpico e mondiale Gianmarco Tamberi che in mattinata affronta le qualificazioni dell’alto.

SESSIONE MATTUTINA. Si parte con la mezza maratona maschile che assegna l’unico titolo di corsa su strada. L’Italia si prepara ad affrontare l’Europeo di Roma con grande determinazione. Il team italiano, guidato dal primatista Yeman Crippa, includerà anche Pietro Riva, Eyob Faniel, Yohanes Chiappinelli, Pasquale Selvarolo e il veterano Daniele Meucci. Il norvegese Sondre Moen, ex primatista europeo di maratona, si presenta come uno dei favoriti con il miglior accredito del 2024. La competizione vedrà anche la partecipazione del primatista tedesco di maratona Amanal Petros, del due volte campione europeo dei 10.000 metri, il turco Polat Kemboi Arikan, dello svizzero Julien Wanders e dell’argento di Monaco sui 10.000 metri Zerei Mezngi, anch’egli rappresentante della Norvegia.

Alle 9.30 la partenza della mezza maratona donne. Le atlete con i migliori accrediti provengono dall’Africa, con Joan Chelimo Melly per la Romania e Melat Yisak Kejeta per la Germania. Nel panorama delle specialiste più quotate, troviamo anche la norvegese Karoline Bjerkeli Grovdal, l’italiana Sofiia Yaremchuk e la britannica Calli Thackery. Si attende un miglioramento del record dei campionati, attualmente fissato a 1h10:19, e ci si aspetta che atlete come la turca Haydar e la svizzera Schlumpf possano migliorare le loro posizioni. Le atlete italiane in gara includono Sara Nestola, Elisa Palmero, Federica Sugamiele e appunto Sofiia Yaremchuk.

In pedana l’azzurra Sara Fantini, primatista italiana del lancio del martello e terza classificata due anni fa nel martello, si ritrova a sfidare la campionessa uscente romena Bianca Ghelber e soprattutto la primatista mondiale Anita Wlodarczyk, che vanta quattro titoli europei consecutivi (e un medagliere tutto a suo nome per quanto riguarda la Polonia) ed era assente due anni fa a causa di un infortunio. Le migliori atlete stagionali sono separate da circa tre metri, un divario che coinvolge anche le finlandesi Tervo e Kosonen, la moldava Marghieva e le svedesi Hallerth e Lofman, emerse con prestazioni di rilievo negli ultimi giorni. Al via per l’Italia anche Rachele Mori.

La sfida del triplo si prospetta accattivante tra due cubani che hanno ottenuto l’eleggibilità per rappresentare altre nazioni: Pedro Pichardo per il Portogallo e Jordan Diaz per la Spagna. Sulla pedana dell’Olimpico ritroviamo l’intero podio della finale di Monaco 2022: oltre a Pichardo, ci sono l’italiano d’argento Andrea Dallavalle e il francese di bronzo Jean-Marc Pontvianne. Il tris di triplisti italiani, senza Andy Diaz (che sarà eleggibile con la maglia azzurra a partire dalle Olimpiadi di Parigi), si completa con Emmanuel Ihemeje e Tobia Bocchi. In gara ci sono anche altri due campioni europei, il tedesco Max Hess e il francese Benjamin Compaoré, quest’ultimo ora marito della numero uno spagnola e collega di specialità Ana Peleteiro.

A seguire irrompe all’Olimpico Gianmarco Tamberi. Il campione olimpico e mondiale entra in gara al buio visto che farà il suo debutto stagionale a Roma mentre si prepara per Parigi ed ha conquistato praticamente tutto ciò che era possibile: ha vinto sia l’Europeo al chiuso che quello all’aperto, sia il Mondiale indoor che quello outdoor, l’Olimpiade e ha ottenuto anche il doppio diamante in Diamond League. È anche l’unico specialista ad aver vinto due volte il campionato europeo estivo, nel 2016 ad Amsterdam e nel 2022 a Monaco di Baviera. Quest’anno l’Europa sembra essere stata un po’ avara di misure oltre i 2,30 metri, con solo Jan Stefela (Repubblica Ceca) e Oleh Doroshchuk (Ucraina) capaci di superare questa soglia storica nella stagione invernale. Tra gli iscritti troviamo il tedesco campione europeo del 2018 Przybylko, il belga, due volte bronzo europeo indoor, Carmoy, e l’olandese Amels, vincitore dell’Europeo indoor di Istanbul un anno fa. Gli atleti italiani convocati, oltre a Tamberi, sono Marco Fassinotti, Manuel Lando, Stefano Sottile.

Il francese Pablo Mateo si distingue come il principale favorito per i 200 maschili che iniziano la loro avventura. Ha fatto registrare il miglior tempo stagionale (20.03) e dimostrato una costante forma fisica. Accanto a lui, un altro nome da considerare è quello di Zeze (Ryan), accompagnato dal tedesco Joshua Hartmann. Tra gli iscritti, troviamo solo l’azzurro Filippo Tortu tra i protagonisti del podio a Monaco 2022, un atleta con esperienza olimpica e un notevole argento mondiale nella staffetta 4×100 sia a Tokyo che a Budapest. Fausto Desalu rappresenta l’Italia con il miglior tempo stagionale, portando con sé un passato olimpico. L’attenzione si concentra anche su Timothé Mumenthaler, uno svizzero il cui rendimento è in ascesa, e sull’israeliano Blessing Afrifah, il cui livello sembra non essere al suo meglio. Con l’assenza di Zharnel Hughes, vincitore a Monaco, la competizione si presenta aperta a ogni possibilità. L’altro atleta italiano è Diego Pettorossi.

Nei 400 ostacoli uomini la star Karsten Warholm è il super favorito dopo la sua doppietta tra il 2018 e il 2022, con l’obiettivo di eguagliare i tre ori consecutivi del tedesco Harald Schmid. Tra gli iscritti, troviamo il francese Wilfried Happio, l’ultimo vincitore di un argento, e il turco Yasmani Copello, che ha ottenuto l’ultimo bronzo. Inoltre, spicca la presenza di numerosi atleti di talento, tra cui l’azzurro Alessandro Sibilio, finalista olimpico e temporaneamente capofila stagionale dopo un ottimo esordio a Ostrava con il tempo di 48.25, fino a quando Warholm ha aperto la stagione con un impressionante 46.70 a Oslo. Tra i contendenti più promettenti troviamo lo sloveno Matic Ian Gucek, che ha stabilito il record nazionale poco dopo l’esibizione di Sibilio a Ostrava, l’esperto estone Rasmus Magi (vincitore di un argento dieci anni fa) e il veterano irlandese Thomas Barr, medaglia di bronzo a Berlino e in costante miglioramento cronometrico nonostante un inizio di stagione meno brillante. Gli altri italiani al via sono Giacomo Bertoncelli e Mario Lambrughi.

Nei 400 ostacoli donne la presenza della stella Femke Bol suggerisce un possibile bis prevedibile per l’olandese, una delle figure più ammirate nell’atletica mondiale. A Roma, si unisce a lei la connazionale Cathelijn Peeters, mentre in questa specialità l’Italia può contare sulla primatista nazionale Ayomide Folorunso, i progressi di Alice Muraro e la costante performance di buon livello di Linda Olivieri. Tra le favorite, troviamo l’ucraina Anna Ryzhykova, che è stata sul podio nelle due edizioni precedenti (l’Ucraina ha portato a casa una medaglia in quattro occasioni su cinque nel decennio dal 2012 al 2022), insieme alla norvegese Amalie Iuel e alla britannica Lina Nielsen.

SESSIONE SERALE. Si parte con le semifinali dei 400 donne. La polacca Natalia Kaczmarek punta al gradino più alto del podio dopo aver conquistato la medaglia d’argento due anni fa, dietro all’olandese Femke Bol, ora considerata una stella nella specialità dei 400 metri ostacoli. Tra le più attese ci sono anche l’altra olandese Lieke Klaver e l’irlandese Rhasidat Adeleke, insieme alla stessa Kaczmarek. Una sorpresa dell’ultima ora è la diciottenne ceca Gloria Manuel, mentre la norvegese Jaeger si presenta come un’altra carta forte. La romena Miklos sta vivendo un momento di crescita. Laviai Nielsen e Victoria Ohuruogu sono determinate a migliorare il palmares britannico. Le atlete italiane in gara sono Alice Mangione, Anna Polinari, gasate dall’argento della 4×400 mista, e Giancarla Trevisan: averne almeno una in finale non è impossibile.

Non ci sono azzurre, dopo la deludente qualificazione di Elena Vallortigara, nella finale dell’alto donne. Un’altra stella di prim’ordine nel firmamento mondiale presente a Roma è l’ucraina Yaroslava Mahuchikh, campionessa mondiale ed europea. All’Europeo trova la sfida con il talento in piena ascesa della serba Angelina Topic, figlia d’arte e vincitrice del bronzo due anni fa. La gara è ricca di atlete che hanno ottenuto risultati importanti, dalla bulgara Demireva (argento olimpico a Rio), alla slovena Lia Apostolovski (bronzo mondiale indoor nel 2024), fino alla ucraina Iryna Gerashchenko. Attenzione alla outsider turca Buse Savaskan.

Si procederà con le semifinali dei 400 uomini. Inizialmente iscritto, il britannico Matthew Hudson-Smith, primatista europeo, non gareggerà per il terzo oro europeo dopo le vittorie a Berlino e Monaco. Tra i favoriti, evidenziati dai loro risultati e prestazioni, spiccano il belga campione del mondo indoor Alexander Doom e l’altro britannico Charlie Dobson, il cui record parla da sé: sebbene non abbia corso spesso i 400 metri (ha partecipato a soli sei eventi ufficiali senza mai disputare batterie o semifinali), ogni volta ha conquistato la vittoria. Il Belgio è rappresentato anche da Dylan Borlée, l’unico della sua talentuosa famiglia a non aver mai salito il podio europeo, e dalla freschezza dell’ex-talento giovanile Jonathan Sacoor. Gli atleti italiani a caccia di un risultato di prestigio sono Edoardo Scotti e un molto promettente Luca Sito, anche loro reduci dall’exploit della 4×400 mista.

C’è Dariya Derkach al via nella finale del triplo femminile. Difficile per l’azzurra sperare nel podio ma con una gara sopra le righe, alla quale si è abituata negli ultimi anni, ci può provare. Manca la presenza dell’oro di Monaco, Maryna Bekh-Romanchuk, e anche dell’argento Makela della Finlandia e del bronzo Minenko di Israele, eliminate venerdì in qualificazione. Il ritorno dopo la maternità della spagnola Ana Peleteiro e l’ascesa della turca Danismaz, che ha conquistato l’oro europeo indoor a Istanbul superando l’azzurra Dariya Derkach, hanno ridefinito il vertice della specialità nel panorama europeo. È importante tenere d’occhio anche la coppia bulgara composta da Petrova e Nacheva, rispettivamente ultima e prima nelle qualificazioni, e la coppia romena Iusco-Ion, che promettono di essere protagonisti.

Si procede con la finale del lancio del martello. Un’altra figura di spicco, dopo aver conquistato i titoli a Berlino e Monaco, aspira al terzo trionfo continentale per eguagliare il record di Yuriy Sedykh è Wojciech Nowicki, il lanciatore polacco. Quest’anno, però il detentore della migliore prestazione stagionale è l’ucraino Mykhaylo Kokhan, l’unico europeo a superare gli ottanta metri. Ad affiancarlo nell’ambito degli atleti di spicco c’è un altro oro olimpico europeo, il polacco Pawel Fajdek, che vanta cinque titoli mondiali. Tra i contendenti per un campionato europeo memorabile, ci sono la coppia francese Chaussinand-Bigot, che sta tornando in forma dopo un lungo infortunio, l’ungherese Bence Halasz e il britannico Norris.

A seguire le semifinali dei 100 piani donne, che vedono sfidarsi le ultime due campionesse europee, la britannica Dina Asher-Smith e la tedesca Gina Lückenkemper, affiancate dall’argento e dal bronzo conquistati a Monaco nel 2022, la svizzera Mujinga Kambundji. Non ci sarà l’altra sprinter di punta britannica, Daryll Neita, che si concentrerà esclusivamente sui 200 metri e sulla staffetta. Tra le migliori atlete in lizza troviamo la polacca Ewa Swoboda e la primatista italiana Zaynab Dosso, rispettivamente argento e bronzo ai mondiali indoor di Glasgow sui 60 metri. In ascesa le prestazioni della primatista ungherese Boglarka Takacs. Per l’Italia al via anche Anna Bongiorni.

A seguire le semifinali dei 200, dove scenderanno in pista i migliori del continente dopo le batterie del mattino e la finale dei 3000 siepi. Il parterre vede l’intero podio di Monaco tornare a contendersi il podio. L’albanese Luiza Gega, la tedesca Lea Meyer e la britannica Liz Bird si ritrovano in un cast ricco di specialiste, a partire dalla due volte campionessa continentale Gesa-Felicitas Krause, big tedesca. Dalle spagnole Carolina Robles e Irene Sanchez-Escribano, alle francesi Alice Finot, Flavie Renouard e Aude Clavier, alle polacche Aneta e Alicja Konieczek e Kinga Krolik, alla romena Stella Jepkosgei Rutto, fino all’ucraina Strebkova e alla svizzera Scherrer, l’elenco delle iscritte solletica le ambizioni di molte.

Alle 22.27 al via la finale degli 800. Tra i favoriti, spicca l’italiano Catalin Tecuceanu, capofila continentale grazie alle sue recenti prestazioni di alto livello e di grande continuità. Tra i già medagliati e pronti a scendere in pista, ci sono il britannico Elliot Giles e lo svedese Andreas Kramer. L’assenza del campione uscente Mariano Garcia non impedisce alla Spagna di schierare atleti di grande caratura come Adrian Ben e Mohamed Attaoui.

C’è l’azzurra Ludovica Cavalli al via della finale dei 1500 femminili. La campionessa in carica scozzese Laura Muir è assente dalla competizione, ma tra le protagoniste ci saranno l’irlandese Ciara Mageean, medaglia d’argento a Monaco e ancora considerata tra le favorite per l’oro, e l’altra scozzese Jemma Reekie, che gareggerà insieme a Georgia Bell e Katie Snowden, quest’ultima con il miglior tempo stagionale. Anche nei 1500 metri, ci sarà un nutrito gruppo di atlete in grado di competere per i primi posti, tra cui la francese Guillemot e l’italiana Ludovica Cavalli. In chiusura la finale dei 100 donne.