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Atletica, Italia spaziale agli Europei: 4×100 epocale, Iapichino argento in rimonta, podi per Arese e 4×400

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Tortu / Lapresse

Allo Stadio Olimpico di Roma si sono conclusi gli Europei 2024 di atletica leggera, letteralmente dominati dall’Italia che anche nella serata conclusiva ha dettato legge conquistando quattro medaglie: l’oro con la 4×100 maschile di Marcell Jacobs, Filippo Tortu, Lorenzo Patta, Matteo Melluzzo (rilevante crono di 37.82); gli argenti di Larissa Iapichino nel salto in lungo (splendido balzo finale da 6.94 metri) e della 4×400 maschile (Luca Sito, Vladimir Aceti, Riccardo Meli, Edoardo Scotti); il bronzo di Pietro Arese sui 1.500 metri.

Da annotare anche il record italiano della 4×400 femminile. Niente record del mondo per Armand Duplantis nel salto con l’asta. La nostra Nazionale ha vinto il medagliere della rassegna continentale per la prima volta nella storia con 11 ori, il bottino complessivo è di 24 medaglie (demolito il precedente record di 12 ottenuto a Spalato 1990). Mancano meno di due mesi alle Olimpiadi di Parigi 2024 e l’Italia si presenta all’appuntamento con grande entusiasmo, pronta a recitare un ruolo da protagonista.

RISULTATI EUROPEI ATLETICA OGGI

4X100 (MASCHILE) – L’Italia domina in maniera perentoria, conquistando l’ultimo oro della rassegna continentale. Matteo Melluzzo scatta benissimo (10.45), Marcell Jacobs sfreccia sul rettilineo (8.98), Lorenzo Patta pennella una grande curva (9.34), Filippo Tortu chiude di forza (9.05). I Fantastici 4 si impongono con il crono di 37.82, quarto tempo della storia tricolore. Un trionfo splendido che fa ben sperare in vista delle Olimpiadi, nettamente sconfitte l’Olanda (38.46) e la Germania (38.52).

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4X400 (MASCHILE) – L’Italia ha conquistato una meravigliosa medaglia d’argento, nonostante l’assenza dell’ultimo minuto di Alessandro Sibilio e un forzato cambio di formazione: ultima frazione assegnata a Edoardo Scotti e Riccardo Meli a completare il quartetto. Prima frazione da brividi di Luca Sito, che corre un mirabolante 45.13 e porta gli azzurri al comando, passando il testimone a un encomiabile Vladimir Aceti, che tiene la posizione a metà gara. Meli fa fatica sul rettilineo conclusivo, ma la nostra Nazionale occupa la seconda piazza e poi nel finale Edoardo Scotti cerca l’impresa chiudendo in 44.46. Italia argento in 3:00.81, alle spalle del Belgio di Alexander Doom (2:59.84) e davanti alla Germania (3:00.82).

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SALTO IN LUNGO (FEMMINILE)Larissa Iapichino ha conquistato la medaglia d’argento all’ultimo salto, con una grandiosa rimonta: l’azzurra era ferma a 6.90, a un centimetro dal podio, e all’ultimo assalto è volata a 6.94 (0,1 m/s di vento a favore, terza misura della carriera). Secondo grande risultato internazionale dopo l’argento agli Europei Indoor dello scorso anno, oggi c’era poco da fare contro la tedesca Malaika Mihambo. La Campionessa Olimpica si è imposta con la miglior prestazione mondiale stagione di 7.22 con addirittura 1,4 m/s di vento contrario.

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1500 METRI (MASCHILE) – Dopo tanti quarti e quinti posti, Pietro Arese completa l’inseguimento al podio e conquista una brillante medaglia di bronzo con il tempo di 3:33.34, a due settimane dal record italiano siglato a Oslo. Gara di carattere del piemontese, bravo a restare nelle posizioni di vertice e a stringere i denti sul rettilineo, dove ha recuperato un paio di posizioni prima di subire la furibonda rimonta del belga Jochem Vermeulen (3:33.30). Il norvegese Jakob Ingebrigtsen ha vinto la gara con il crono di 3:31.95: doppietta per il Campione Olimpico della distanza, che si era già imposto sui 5.000 metri.

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SALTO CON L’ASTA (MASCHILE) – C’era enorme attesa per l’assalto al record del mondo da parte di Armand Duplantis. Lo svedese ha vinto la gara con un percorso netto fino a 5.97 metri, poi ha fatto alzare l’asticella a 6.10 (centrato alla prima prova) e ha così provato il primato a quota 6.25. Primo tentativo sbagliato di pochissimo, gli altri due più nettamente. Il Campione Olimpico e del Mondo ha difeso il titolo continentale conquistato due anni fa, terzo sigillo consecutivo ad appena 24 anni. Alle sue spalle il greco Emmanouil Karalis (5.87 alla prima), il turco Ercu Sasma e il tedesco Oleg Zernikel (5.82 alla seconda per entrambi, senza errori alle quote precedenti).

TIRO DEL GIAVELLOTTO (MASCHILE) – Il ceco Jakub Vadlejch fa saltare il banco all’ultimo tentativo, rendendosi protagonista di una spallata da 88.65 metri con cui supera il tedesco Julian Weber (85.94). Dopo l’argento alle Olimpiadi di Tokyo 2020 e due bronzi ai Mondiali, arriva il primo grande sigillo internazionale per il 33enne. Bronzo al collo del finlandese Oliver Helander (85.75).

800 METRI (FEMMINILE) – La britannica Keely Hodgkinson rispetta il pronostico della vigilia, imponendosi con il tempo di 1:58.65. La due volte vice-campionessa del mondo e argento alle Olimpiadi di Tokyo 2020 amministra e poi fa la differenza nel finale, difendendo il titolo continentale conquistato due anni fa. Alle sue spalle la slovacca Gabriela Gajanova (1:58.79) e la francese Anais Bourgoin (1:59.30).

4X400 (FEMMINILE) – L’Olanda era la grande favorita della vigilia, spinta da una fuoriclasse come Lieke Klaver e da un fenomeno generazionale del calibro di Femke Bol. La Campionessa del Mondo dei 400 metri gestisce l’ultima frazione senza strafare e le tulipane vincono in 3:22.39. Argento per l’Irlanda (3:22.71, record nazionale), bronzo per il Belgio (3:22.95). L’Italia firma uno splendido record nazionale (3:23.40) e chiude al quarto posto: prova di squadra davvero encomiabile da parte di Ilaria Accame (51.94), Giancarla Trevisan (50.49), Anna Polinari (51.23) e Alice Mangione (49.74).

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10.000 METRI (MASCHILE) – Il nostro Yeman Crippa non si è presentato per difendere il titolo conquistato due anni, rinunciando alla gara dopo il trionfo di domenica mattina nella mezza maratona. Lo svizzero Dominic Lobalu, cittadino elvetico da poche settimane, ha vinto in volata con il tempo di 28:00.32 davanti al francese Yann Schrub (28:00.48) e allo spagnolo Thierry Ndikumwenayo (28:00.96).

4X100 (FEMMINILE) – La Gran Bretagna di Dina Asher-Smith e Daryll Neita vince nettamente in 41.91, distanziando la Francia (42.15) e l’Olanda (42.46).

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