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Atletica, Leonardo Fabbri in pole agli Europei di Roma. Anche Zane Weir in corsa per una medaglia

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Leonardo Fabbri
Fabbri Colombo/FIDAL

Se c’è una medaglia d’oro attesa in casa Italia alla vigilia dell’Europeo di Roma, è quella di Leonardo Fabbri nel getto del peso. Il dato sul suo dominio a livello continentale è incontrovertibile: le migliori cinque prestazioni stagionali in Europa sono tutte dello specialista fiorentino che ha sbaragliato il campo fino a questo momento. Una continuità invidiabile su livelli elevatissimi con una punta impressionante di 22,95 metri registrata a Savona e una media di lanci-vittoria che sfiora i 22,74 metri. Fabbri si conferma dunque come il dominatore indiscusso del lancio del peso ed ha creato grandi aspettative su di sé in questa stagione non solo per la gara europea di Roma.

Oltre a Fabbri, gli occhi degli appassionati azzurri sono puntati sull’altro azzurro Zane Weir, campione europeo indoor della scorsa stagione, che si sta riprendendo da un recente infortunio alla caviglia che non gli ha permesso di essere protagonista assoluto in questa prima fase della stagione. La sua presenza aggiunge ulteriore fascino e competizione alla già accesa atmosfera di una delle competizioni più attese del panorama europeo.

La lista dei partecipanti è impreziosita dalla presenza di numerosi medagliati delle ultime edizioni, tra cui spiccano i campioni europei Filip Mihaljevic dalla Croazia e Michal Haratyk dalla Polonia, quest’ultimo non al massimo delle sue potenzialitài da qualche tempo. Accanto a loro, figurano nomi di grande rilievo come i serbi Sinancevic e Kolasinac, il ceco Stanek, il polacco Bukowiecki e il portoghese di origini bulgare Arnaudov, tutti pronti a dare il meglio di sé sul campo di gara e provare a dare filo da torcere agli azzurri.

Il ranking europeo stagionale vede questa graduatoria con l’Italia sugli scudi: 1) Leonardo Fabbri 22.95, 2) Zane Weir 21.93, 3) Filip Mihaljević 21.71, 4) Bob Bertemes 21.71, 5) Tomas Staněk 21.47, 6) Mesud Pezer 21.42, 7) Scott Lincoln 21.31, 8) Marcus Thomsen 21.05, 9) Andrei Rares Toader 21.01, 10) Eric Favors 20.93.

Guardando al medagliere storico, emerge la supremazia delle due Germanie, con ben dieci ori complessivi: sei dall’Est, di cui uno conquistato anche a Roma nel lontano 1974, e quattro dalla Germania unificata. L’Italia, invece, non ha mai conquistato l’oro in questa disciplina, con l’unico podio italiano rappresentato dall’argento di Angiolo Profeti nel lontano 1950.

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