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Atletica, l’Italia cala gli assi Jacobs, Fabbri, Furlani e Simonelli nella seconda giornata degli Europei

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Jacobs/Colombo/FIDAL

Una giornata campale attende gli appassionati italiani di atletica leggera. Il day 2 degli Europei di Roma si preannuncia come un vero e proprio territorio di caccia per gli specialisti italiani che vogliono mandare in delirio il pubblico dell’Olimpico. Mattia Furlani nel lungo, Lorenzo Simonelli nei 110 ostacoli, Leonardo Fabbri e Zane Weir nel getto del peso, Andrea Fortunato nei 20 km di marcia  e Marcell Jacobs nei 100 sono gli assi che cala la squadra azzurra a caccia di medaglie.

SESSIONE MATTUTINA. Tanti anche gli italiani che inizieranno la loro avventura nella giornata odierna, la seconda dell’Europeo.  Si parte con il lancio del martello. Un’altra figura di spicco, dopo aver conquistato i titoli a Berlino e Monaco, aspira al terzo trionfo continentale per eguagliare il record di Yuriy Sedykh è Wojciech Nowicki, il lanciatore di martello polacco. Quest’anno, però il detentore della migliore prestazione stagionale è l’ucraino Mykhaylo Kokhan, l’unico europeo a superare gli ottanta metri. Ad affiancarlo nell’ambito degli atleti di spicco c’è un altro oro olimpico europeo, il polacco Pawel Fajdek, che vanta cinque titoli mondiali. Tra i contendenti per un campionato europeo memorabile, ci sono la coppia francese Chaussinand-Bigot, che sta tornando in forma dopo un lungo infortunio, l’olandese Denzel Comenentia, che si trova in uno dei momenti migliori della sua carriera, l’ungherese Bence Halasz e il britannico Norris. Inoltre, partecipa alla competizione anche il ceco Myslyvchuk, ora cittadino ucraino, che ha mostrato ottime prestazioni sin dall’inizio della stagione. Non ci sono italiani iscritti.

Si prosegue con le batterie dei 3000 siepi uomini. Dalle vette della classifica di Monaco si affacciano il finlandese Topi Raitanen, l’italiano Osama Zoghlami e lo spagnolo Daniel Arce, quest’ultimo con il miglior rendimento stagionale. In questa gara, che più volte ha regalato sorprese, come nel caso recente di Raitanen e in passato di un altro finlandese, Keskisalo, si distinguono anche altri talenti continentali. Tra i migliori atleti del continente troviamo gli italiani Ala Zoghlami e Yassin Bouih, i tedeschi Ruppert e Bebendorf, i francesi Bedrani e Miellet, e il britannico Seddon.

Nel salto con l’asta donne la competizione vede riunite tutte le protagoniste dell’Europeo di due anni fa, quando la finlandese Wilma Murto si impose sulla greca Katerina Stefanidi (vincitrice di due titoli europei all’aperto, oltre a quello olimpico e mondiale nel decennio precedente) e sulla slovena Tina Sutej. Attualmente in testa alla graduatoria stagionale troviamo la britannica Molly Caudery, campionessa del mondo indoor, iscritta insieme alla connazionale Holly Bradshaw, medaglia di bronzo olimpica. Tra le migliori atlete specializzate troviamo le italiane Roberta Bruni ed Elisa Molinarolo, la ceca Svabikova e la svizzera Moser. Il primato dei campionati è fissato a 4,85 metri. In gara anche la terza azzurra, Sonia Malavisi a caccia della finale.

In mattinata il primo turno dei 100 piani donne che vedono sfidarsi le ultime due campionesse europee, la britannica Dina Asher-Smith e la tedesca Gina Lückenkemper, affiancate dall’argento e dal bronzo conquistati a Monaco nel 2022 dalla svizzera Mujinga Kambundji. Non ci sarà l’altra sprinter di punta britannica, Daryll Neita, che si concentrerà esclusivamente sui 200 metri e sulla staffetta. Tra le migliori atlete in lizza troviamo la polacca Ewa Swoboda e la primatista italiana Zaynab Dosso, rispettivamente argento e bronzo ai mondiali indoor di Glasgow sui 60 metri. In ascesa le prestazioni della primatista ungherese Boglarka Takacs. Per l’Italia al via sin dal mattino anche Anna Bongiorni.

Si procederà con le batterie dei 400 uomini. Inizialmente iscritto, il britannico Matthew Hudson-Smith, primatista europeo, non gareggerà per il terzo oro europeo dopo le vittorie a Berlino e Monaco. Tra i favoriti, evidenziati dai loro risultati e prestazioni, spiccano il belga campione del mondo indoor Alexander Doom e l’altro britannico Charlie Dobson, il cui record parla da sé: sebbene non abbia corso spesso i 400 metri (ha partecipato a soli sei eventi ufficiali senza mai disputare batterie o semifinali), ogni volta ha conquistato la vittoria. Il Belgio è rappresentato anche da Dylan Borlée, l’unico della sua talentuosa famiglia a non aver mai salito il podio europeo, e dalla freschezza dell’ex-talento giovanile Jonathan Sacoor. Gli atleti italiani a caccia di un risultato di prestigio sono Riccardo Meli, Edoardo Scotti e Luca Sito.

A seguire il salto in lungo, terz’ultima prova dell’Eptathlon e le batterie dei 400 donne. La polacca Natalia Kaczmarek punta al gradino più alto del podio dopo aver conquistato la medaglia d’argento due anni fa, dietro all’olandese Femke Bol, ora considerata una stella nella specialità dei 400 metri ostacoli. Tra le più attese ci sono anche l’altra olandese Lieke Klaver e l’irlandese Rhasidat Adeleke, insieme alla stessa Kaczmarek. Una sorpresa dell’ultima ora è la diciottenne ceca Gloria Manuel, mentre la norvegese Jaeger si presenta come un’altra carta forte. La romena Miklos sta vivendo un momento di crescita. Laviai Nielsen e Victoria Ohuruogu sono determinate a migliorare il palmares britannico. Le atlete italiane convocate sono Alice Mangione, Anna Polinari e Giancarla Trevisan: averne almeno una in finale non è impossibile.

SESSIONE POMERIDIANA. Si assegna la prima medaglia di giornata in apertura della sessione pomeridiana con la 20 km di marcia. Un giovane spagnolo di 22 anni, Paul McGrath, di discendenza scozzese, presenta la miglior prestazione tra gli iscritti ed è il campione europeo U23 in carica. Insieme al suo compagno di squadra Daniel Garcia, una garanzia dopo aver conquistato l’argento a Berlino e il bronzo a Monaco, formano un duo di marciatori spagnoli pronti a ereditare il successo di Álvaro Martín e del precedente campione Miguel Ángel López. La squadra italiana non può contare sul campione olimpico Massimo Stano, ma presenta il promettente Francesco Fortunato, quinto a Monaco e vincitore dell’oro ai Mondiali a squadre nella staffetta mista. Per l’Italia in gara ci sono anche Riccardo Orsoni e Gianluca Picchiottino. In cima alla classifica si profilano lo svedese Perseus Karlstrom e il tedesco Christopher Linke.

Dopo il tiro del giavellotto dell’eptathlon si procederà con le semifinali degli 800 maschili. Tra i favoriti, spicca l’italiano Catalin Tecuceanu, capofila continentale grazie alle sue recenti prestazioni di alto livello e di grande continuità. Tra i già medagliati e pronti a scendere in pista, ci sono il britannico Elliot Giles e lo svedese Andreas Kramer. L’assenza del campione uscente Mariano Garcia non impedisce alla Spagna di schierare atleti di grande caratura come Adrian Ben e Mohamed Attaoui. Per l’Italia in gara a caccia di un posto in finale anche Simone Barontini e Francesco Pernici, reattivi ieri nel finale.

Alle 20.06 il primo momento clou della serata con la finale del salto in lungo maschile. Il vicecampione mondiale indoor Mattia Furlani e il greco Miltiádis Tentóglou, attuale campione del mondo, olimpico e oro europeo in carica, si preparano per una delle sfide più attese all’Europeo. Il loro primo confronto globale si è svolto a Glasgow, nel Campionato del Mondo indoor, con entrambi che hanno registrato la stessa misura di 8,22 metri, ma il greco è riuscito a prevalere sul talento di Mattia. Da segnalare che Furlani ha conquistato il primato mondiale U20 in primavera con 8,36 metri. Oltre al greco e all’azzurro, tra i protagonisti in gara troviamo lo svizzero Simon Ehammer, che si cimenterà nel salto in lungo a Roma, lasciando il decathlon per i Giochi di Parigi, e ieri in qualificazione ha fatto segnare il primato continentale stagionale con 8.41. Tra gli altri talenti europei da tenere d’occhio ci sono il bulgaro Bozhidar Saraboyukov e il britannico Fincham-Dukes.

A seguire le semifinali dei 100 ostacoli donne con la presenza di specialiste di fama mondiale, tra cui spiccano la svizzera Ditaji Kambundji, primatista europea U23, la polacca Pia Skrzyszowska, campionessa in carica, e la francese Cyrena Samba-Mayela, argento mondiale indoor e all’apice della sua carriera. Dietro questo trio di eccellenze, troviamo altre atlete di altissimo livello come l’olandese Nadine Visser, la britannica Cindy Sember, l’ungherese Luca Kozak (medaglia d’argento a Monaco) e l’irlandese Sarah Lavin. Per l’Italia in gara, a caccia del secondo turno Veronica Besana, Giada Carmassi ed Elena Carraro.

Nelle semifinali dei 110 ostacoli lo spagnolo campione uscente Asier Martinez è in crescita di condizione, così come il britannico Andy Pozzi, sempre tra i migliori ma mai sul podio dell’Europeo. L’Italia protagonista con il primatista italiano Lorenzo Simonelli, sceso a 13.21 a Nancy all’esordio stagionale e spettacolare argento mondiale al coperto sulla distanza dei 60 ostacoli. Gara di altissimi contenuti per la presenza anche del belga capofila stagionale Michael Obasuyi, dell’altro spagnolo Llopis, del polacco Szymanski. Il resto del podio di Monaco è assente, chi per calo di condizione, come il francese Martinot-Lagarde, chi per infortunio, come il connazionale Kwaou-Mathey. Per l’Italia in gara anche Hassane Fofana.

Alle 21.02 altra gara attesissima per l’Italia, la finale del getto del peso maschile. Le cinque migliori prestazioni europee stagionali sono firmate dal primatista italiano Leonardo Fabbri. Il suo lancio più lungo, registrato a Savona, è stato di 22,95 metri, con una media di lanci-vittoria che supera i 22,74 metri. Dopo Fabbri, un altro nome importante è quello dell’italiano Zane Weir, campione europeo indoor della scorsa stagione, che ha strappato in extremis la qualificazione nonostante un recente infortunio alla caviglia. Tra i partecipanti, ci sono molti medagliati delle ultime edizioni, tra cui gli ori Filip Mihaljevic della Croazia e Michal Haratyk della Polonia, quest’ultimo non al massimo delle sue prestazioni da qualche tempo. Presenti anche il ceco Stanek e il lussemburghese Bertemes.

Poco dopo entra in scena all’Olimpico il campione a Cinque Cerchi dei 100, Marcell Jacobs, impegnato, assieme al compagno Chituru Ali, nella semifinale dei 100 che precede la finale in programma alle 22.53. Il campione europeo e olimpico Marcell Jacobs non avrà la possibilità di sfidare il quotato Zharnel Hughes, ufficialmente fuori gara a causa di problemi fisici riscontrati durante la competizione della scorsa settimana a Kingston. Non ci sarà anche l’altro britannico Jeremiah Azu, seppur fermato da un risentimento durante la Diamond League di Oslo. Jacobs, nel frattempo, ha migliorato la sua prestazione sia cronometricamente che nella gestione della corsa rispetto a quella di 48 ore prima a Ostrava. Per la gara regina della velocità, l’Italia presenta anche l’eccellente Chituru Ali mentre il britannico di punta viste le assenze è Romell Glave. I francesi Pablo Mateo e Méba Mickael Zeze, e soprattutto il primatista svedese Henrik Larsson, aspirano a ottenere risultati di rilievo. Al via per l’Italia anche Matteo Melluzzo e Roberto Rigali.

Si assegna anche il titolo del disco donne: la graduatoria stagionale vede le prime tre atlete separate da meno di un metro, ma un buon numero di specialiste sono pronte a firmare lanci di rilievo. La storia dei campionati rivela che nelle ultime sei edizioni il titolo è stato sempre conquistato dalla croata Sandra Perkovic, ora coniugata Elkasevic, che a Roma cercherà di mettere il settimo sigillo. Del podio di Monaco, troviamo ancora la presenza della tedesca Claudine Vita, mentre manca la connazionale Pudenz, sostituita dalla leader continentale dell’anno, Marike Steinacker, qualificata ieri col brivido. L’Olanda è rappresentata dalla presenza di Van Klinken (argento nel peso), mentre la francese Melina Robert-Michon, nonostante i suoi 45 anni, continua a essere una presenza significativa.

Alle 21.43 si conclude l’Eptathlon donne con gli 800 che decreteranno le tre atlete sul podio e potrebbero sancire il probabile record italiano di Gerevini. A seguire la finale dei 100 ostacoli donne e dei 110 ostacoli uomini che precedono la finale dei 5000 maschili. Ancora una volta, Jakob Ingebrigtsen si presenta come la punta di diamante e punta a un traguardo senza precedenti: l’oro sia nei 1500 metri che nei 5000 metri per la terza volta consecutiva, dopo la sua straordinaria doppietta a Berlino quando aveva soli diciassette anni, mirando così a eguagliare le tre medaglie d’oro di Mo Farah sulla distanza dei 5000 metri. Tuttavia, il norvegese dovrà affrontare una concorrenza agguerrita da parte di atleti di altissimo livello, tra cui la coppia di atleti di origini africane, lo spagnolo Thierry Ndikumwenayo e lo svizzero Dominic Lobalu, insieme ai britannici George Mills e Jack Rowe, e al connazionale Narve Gilje Nordås nella sfida doppia dei 1500 e 5000 metri. Non ci sono azzurri al via. L’ultima finale di giornata sarà quella dei 100 maschili, si spera con tanta Italia in pista.

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