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Atletica
Atletica, l’Italia punta su Fantini, Tortu, Sito e Zoghlami nella quarta giornata dell’Europeo
Ancora una giornata che può riservare grandi soddisfazioni all’Italia dell’atletica, la quarta che vede tanti azzurri impegnati, alcuni dei quali con buone possibilità di puntare al podio. Sara Fantini nella finale del lancio del martello, il nome nuovo Luca Sito nei 400 metri, Filippo Tortu nei 200 e Osama Zoghlami nei 3000 siepi hanno buone possibilità di puntare alla medaglia ma è anche il giorno del debutto di Pietro Arese e Federico Riva nei 1500, di Eloisa Coiro ed Elena Bellò negli 800, mentre Alessandro Sibilio e Ayomide Folorunso puntano alla finale nei 400 ostacoli.
SESSIONE MATTUTINA. Scatta il decathlon subito con i 100, poi con il salto in lungo e il getto del peso nella sessione mattutina. Ritornano in scena per la competizione continentale il tedesco campione in carica Niklas Kaul, l’estone Janek Oiglane e il francese Kevin Mayer, due volte campione del mondo e detentore del record mondiale. Un altro atleta estone, Johannes Erm, può vantare il miglior punteggio europeo del 2024, seguito dai tedeschi Nowak e Wolter, con l’assenza del numero uno Neugebauer. La categoria U23 vede la partecipazione dei norvegesi Sander Skotheim, 22 anni, e Markus Rooth, 23 anni. Il primatista italiano Dario Dester, sesto a Monaco due anni fa, si presenta in gara insieme al compagno azzurro Lorenzo Naidon, anch’egli capace di superare gli 8000 punti.
La qualificazione del salto con l’asta è molto attesa. Armand Duplantis cerca il terzo successo e mira a eguagliare altri due grandi nomi del passato, il francese Renaud Lavillenie e il tedesco Wolfgang Nordwig, quest’ultimo vincitore oltre cinquant’anni fa. Il fenomeno svedese, attuale primatista mondiale con 6,24 metri, si presenta sulla pedana insieme ai due medagliati di Monaco 2022, il tedesco Bo Kanda Lita Baehre e il norvegese Pal Haugen Lillefosse. Alte le quotazioni per l’altro tedesco Torben Blech e per il greco Emmanouil Karalis, bronzo mondiale al coperto. Tra coloro che ambiscono a un buon Europeo ci sono il turco Sasma, il francese Collet e il collaudato polacco Lisek, che però non è mai salito sul podio in un campionato europeo estivo. Gli atleti italiani convocati sono il giovane promettente Simone Bertelli e il più esperto Claudio Stecchi, reduce da tanti problemi fisici.
Nel giavellotto donne (qualificazioni in due gruppi) le giovani sorprese d’Europa a Monaco, la greca Elina Tzéngo e la serba Adriana Vilagos, cercheranno di replicare l’exploit all’Olimpico. La favorita per i migliori risultati stagionali è l’austriaca Victoria Hudson, ma la novità è rappresentata dalla recente naturalizzazione spagnola della cubana Yulenmis Aguilar, che sembra avere tutte le carte in regola per puntare in alto. In cerca del lancio perfetto ci sono anche la ceca Ogrodnikova, la polacca Andrejczyk, la lettone Sietina e la norvegese Borge. Presente anche la tedesca Hussong, vincitrice dell’oro a Berlino nel 2018. In gara per l’Italia Federica Botter.
Inizia con le batterie l’avventura dei 200 donne. La svizzera Mujinga Kambundji difenderà il titolo conquistato a Monaco, anche se finora non ha mostrato la stessa brillantezza delle stagioni passate. Tra le concorrenti, la britannica di punta è Daryll Neita, che parte con i favori del pronostico. Data la tendenza stagionale, una medaglia sembra possibile anche con un tempo non eccezionale. Tra le possibili candidate al podio c’è anche la giovane norvegese Henriette Jaeger. In gara anche l’italiana Dalia Kaddari, già bronzo a Monaco con la staffetta, e la spagnola Jael Bestue. Al via per l’Italia anche Irene Siragusa.
A seguire le batterie di una delle gare più attese dell’intero Europeo, quella dei 1500 metri. Il norvegese Jakob Ingebrigtsen, dopo aver dominato i 5000, cerca il suo terzo oro consecutivo, ma stavolta non dovrà vedersela con la coppia britannica che lo ha battuto in passato ai campionati mondiali, Jake Wightman e Josh Kerr. Per contrastare il fenomeno norvegese, ci sono il connazionale Narve Gilje Nordås, bronzo ai mondiali, il britannico Neil Gourley, il giovane olandese Niels Laros e una serie di altri specialisti, tra cui gli italiani che stanno vivendo un periodo d’oro, come il neo-primatista italiano Pietro Arese, Federico Riva e Ossama Meslek. Si prevede una gara molto combattuta, anche se Ingebrigtsen rimane il favorito per la medaglia d’oro.
Inizia anche l’avventura delle specialiste degli 800 donne, con le batterie. La stella britannica Keely Hodgkinson punta a ripetere il successo ottenuto due anni fa e a eguagliare i due ori della jugoslava Nikolic negli anni ’70 e dell’ucraina Pryshchepa in tempi più recenti. La sua straordinaria forma mostrata a Eugene in Diamond League conferma la superiorità della ventiduenne britannica, che parte quindi come favorita. Molte atlete sono in grado di raggiungere la finale e di competere per le posizioni dietro Hodgkinson, tra cui le italiane Eloisa Coiro ed Elena Bellò, la finlandese Maattanen, le britanniche Alexandra Bell ed Erin Wallace e la slovacca Gajanova. La Svizzera non potrà contare sul talento di Werro, ma può fare affidamento su un’altra promessa U23 in ascesa, Rosamilia.
La sessione mattutina si chiuderà con due serie di semifinali nei 400 ostacoli uomini e donne. Nella gara maschile la star Karsten Warholm è il super favorito dopo la sua doppietta tra il 2018 e il 2022, con l’obiettivo di eguagliare i tre ori consecutivi del tedesco Harald Schmid. Tra gli iscritti, troviamo il francese Wilfried Happio, l’ultimo vincitore di un argento, e il turco Yasmani Copello, che ha ottenuto l’ultimo bronzo. Inoltre, spicca la presenza di numerosi atleti di talento, tra cui l’azzurro Alessandro Sibilio, finalista olimpico e temporaneamente capofila stagionale dopo un ottimo esordio a Ostrava con il tempo di 48.25, fino a quando Warholm ha aperto la stagione con un impressionante 46.70 a Oslo. Tra i contendenti più promettenti troviamo lo sloveno Matic Ian Gucek, che ha stabilito il record nazionale poco dopo l’esibizione di Sibilio a Ostrava, l’esperto estone Rasmus Magi (vincitore di un argento dieci anni fa) e il veterano irlandese Thomas Barr, medaglia di bronzo a Berlino e in costante miglioramento cronometrico nonostante un inizio di stagione meno brillante. Gli altri italiani al via sono Giacomo Bertoncelli e Mario Lambrughi.
Nei 400 ostacoli donne la presenza della stella Femke Bol suggerisce un possibile bis quasi prevedibile per l’olandese, una delle figure più ammirate nell’atletica mondiale. A Roma, si unisce a lei la connazionale Cathelijn Peeters, mentre in questa specialità l’Italia può contare sulla primatista nazionale Ayomide Folorunso, i progressi di Alice Muraro e la costante performance di buon livello di Linda Olivieri, non brillantissima però ieri in batteria. Tra le favorite, troviamo l’ucraina Anna Ryzhykova, che è stata sul podio nelle due edizioni precedenti (l’Ucraina ha portato a casa una medaglia in quattro occasioni su cinque nel decennio dal 2012 al 2022), insieme alla norvegese Amalie Iuel e alla britannica Lina Nielsen.
SESSIONE SERALE. Si parte con il salto in alto del decathlon, che proseguirà più tardi con la quinta e ultima prova della giornata di apertura, i 400 metri. Alle 20.15 in programma la finale del salto con l’asta femminile. La competizione vede protagoniste gran parte delle protagoniste dell’Europeo di due anni fa, quando la finlandese Wilma Murto si impose sulla greca Katerina Stefanidi (vincitrice di due titoli europei all’aperto, oltre a quello olimpico e mondiale nel decennio precedente) mentre ha dovuto rinunciare per infortunio la slovena Tina Sutej. Attualmente in testa alla graduatoria stagionale c’è la britannica Molly Caudery, campionessa del mondo indoor. Tra le migliori atlete specializzate troviamo le italiane Roberta Bruni ed Elisa Molinarolo, la ceca Svabikova e la svizzera Moser.
A seguire si disputeranno le semifinali dei 200 donne con tutte le big in pista, poi una gara molto interessante per l’Italia, la finale del lancio del martello femminile dove l’azzurra Sara Fantini, primatista italiana e terza classificata due anni fa, si ritrova a sfidare la primatista mondiale Anita Wlodarczyk, che vanta quattro titoli europei consecutivi assente due anni fa a causa di un infortunio. Le migliori atlete stagionali sono separate da circa tre metri, un divario che coinvolge anche la finalndese Kosonen e la moldava Marghiev. Attenzione alla danese Jacobsen, la migliore ieri in qualificazione.
Si procede con la finale dei 400 uomini. Tra i favoriti, evidenziati dai loro risultati e prestazioni, spiccano il belga campione del mondo indoor Alexander Doom e il britannico Charlie Dobson, il cui record parla da sé: sebbene non abbia corso spesso i 400 metri (ha partecipato a soli sei eventi ufficiali senza mai disputare batterie o semifinali), ogni volta ha conquistato la vittoria. Gli atleti italiani a caccia di un risultato di prestigio sono Edoardo Scotti e Luca Sito, reduci dall’exploit della 4×400 mista.
Nella finale dei 400 donne la polacca Natalia Kaczmarek punta al gradino più alto del podio dopo aver conquistato la medaglia d’argento due anni fa, dietro all’olandese Femke Bol, quest’anno iscritta nei 400 ostacoli. Tra le più attese ci sono anche l’altra olandese Lieke Klaver e l’irlandese Rhasidat Adeleke. Una sorpresa dell’ultima ora è la diciottenne ceca Gloria Manuel, mentre la norvegese Jaeger si presenta come un’altra carta forte da medaglia. Le atlete italiane in gara sono Alice Mangione, Anna Polinari, gasate dall’argento della 4×400 mista, e Giancarla Trevisan.
Non ci sono azzurre, dopo la deludente qualificazione di Elena Vallortigara, nella finale dell’alto donne. Un’altra stella di prim’ordine nel firmamento mondiale presente a Roma è l’ucraina Yaroslava Mahuchikh, campionessa mondiale ed europea. All’Europeo trova la sfida con il talento in piena ascesa della serba Angelina Topic, figlia d’arte e vincitrice del bronzo due anni fa. La gara è ricca di atlete che hanno ottenuto risultati importanti, dalla bulgara Demireva (argento olimpico a Rio), alla slovena Lia Apostolovski (bronzo mondiale indoor nel 2024), fino alla ucraina Iryna Gerashchenko. Attenzione alla outsider turca Buse Savaskan.
Ancora una finale a seguire, quella dei 3000 siepi uomini. Dalle vette della classifica di Monaco si affacciano il finlandese Topi Raitanen, l’italiano Osama Zoghlami e lo spagnolo Daniel Arce, quest’ultimo con il miglior rendimento stagionale. In questa gara, che più volte ha regalato sorprese, come nel caso recente di Raitanen e in passato di un altro finlandese, Keskisalo, si distinguono anche altri talenti continentali. Tra i migliori atleti del continente troviamo l’azzurro Yassin Bouih, i tedeschi Ruppert e Bebendorf, i francesi Bedrani e Miellet, e il britannico Pearce.
In chiusura di serata il francese Pablo Mateo si distingue come il principale favorito per i 200 maschili. Ha fatto registrare il miglior tempo stagionale (20.03) e dimostrato una costante forma fisica. Accanto a lui, un altro nome da considerare è quello di Ryan Zeze, affiancato dal tedesco Joshua Hartmann. Tra gli iscritti, troviamo solo l’azzurro Filippo Tortu tra i protagonisti del podio a Monaco 2022, un atleta con esperienza olimpica e un notevole argento mondiale nella staffetta 4×100 sia a Tokyo che a Budapest. Fausto Desalu rappresenta l’Italia con il miglior tempo stagionale, portando con sé l’oro olimpico. L’attenzione si concentra anche su Timothé Mumenthaler, uno svizzero il cui rendimento è in ascesa, e sull’israeliano Blessing Afrifah.