Atletica
Atletica, salto triplo stellare con Jordan Diaz e Pedro Pichardo: voli oltre i 18 metri, Andy Diaz può batterli a Parigi?
La gara di salto triplo maschile è stata quella più degna di nota sotto il profilo tecnico e agonistico agli Europei 2024 di atletica leggera. Lo spagnolo Jordan Alejandro Diaz Fortun ha vinto con un sensazionale balzo da 18.18 metri (con 0,3 m/s di vento contrario), ovvero la terza misura della storia. Meglio del talento di origini cubane, diventato iberico da pochi mesi, avevano fatto soltanto il britannico Jonathan Edwards (record del mondo di 18.29 siglato il 7 agosto 1995 a Göteborg) e lo statunitense Christian Taylor (18.21 il 27 agosto 2015 a Pechino).
Il classe 2001 ha difeso i colori di Cuba fino al 22 novembre 2022 e ha a tutti gli effetti acquisito l’eleggibilità per gareggiare da spagnolo soltanto lo scorso 7 giugno, prima di ieri vantava un personale di 17.87 siglato il 26 giugno 2022 a Nerja e un palmares di enorme rispetto a livello giovanile (vinse i Mondiali Under 18 nel 2017 e i Mondiali Under 20 nel 2018), anche se dopo la finale iridata assoluta nel 2019 si era un po’ perso.
Jordan Alejandro Diaz ha detronizzato quello che era il padrone assoluto della disciplina, ovvero il portoghese Pedro Pichardo, anch’egli di origini cubane e che ieri non è riuscito a vincere nonostante un sontuoso affondo da 18.04 metri (con 0,6 m/s di vento contrario) valsogli il record nazionale lusitano. Il Campione Olimpico di Tokyo 2020 e Campione del Mondo nel 2022 non è riuscito a difendere il titolo continentale, pur fermandosi ad appena quattro centimetri dal suo personale siglato nel 2015, quando rappresentava ancora Cuba (ai Mondiali 2013 e 2015 portò a casa due argenti).
Saltare la tredicesima misura all-time non è bastato per vincere un titolo europeo, in coda a un duello davvero vibrante e affascinante, capace di prendersi la copertina dell’evento e che potrebbe essere esemplificativo del film che vedremo tra poco meno di due mesi alle Olimpiadi di Parigi 2024. La sfida tra Jordan Diaz e Pedro Pichardo si animerà anche ai Giochi, ma ci auguriamo che entrambi debbano fare i conti con un altro atleta, ovvero il nostro Andy Diaz. Il primatista italiano, capace di saltare 17.75 metri lo scorso anno e battere così il suo allenatore Fabrizio Donato, indosserà la maglia azzurra per la prima volta proprio alle Olimpiadi e punterà al bersaglio grosso.
Il 28enne ha origini cubane come i due duellanti di ieri sera allo Stadio Olimpico di Roma e ha rappresentato il Paese caraibico fino al 2020. Risulta infatti a referto nelle qualificazioni di Tokyo 2020, anche se effettivamente non scese in pedana. Proprio quel riscontro nero su bianco gli ha impedito di rappresentare la nostra Nazionale negli ultimi eventi: devono passare tre anni dall’ultima presenza con la vecchia Nazione prima di poter operare il cambio di casacca, anche se Andy Diaz ha la cittadinanza italiana da più di un anno.
Andy Diaz può battere Jordan Diaz e Pedro Pichardo a Parigi? Lo scorso anno vinse le finali di Diamond League e in carriera si è spinto fino a 17.75 metri, ma il suo potenziale è davvero elevatissimo e potrebbe firmare il colpaccio quando conta davvero. Va anche annotato che la pedana sopraelevata dell’Olimpico ha indubbiamente fornito dei vantaggi. Quest’anno non lo abbiamo ancora ammirato all’aperto, ma durante la stagione al coperto si era esaltato con balzi da 17.46, 17.61, 17.60 tanto da rimanere in testa alle liste mondiali stagionali fino allo scorso 1° giugno, quando il giamaicano Jaydon Hibbert si spinse a 17.45 (ora il nostro portacolori è quarto in graduatoria).