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Atletica, Vladimir Aceti sogna: “La 4×400 può fare miracoli alle Olimpiadi. E la mista…”

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Vladimir Aceti, Edoardo Scotti, Riccardo Meli e Luca Sito / LaPresse

Ferdinando Savarese, conduttore della trasmissione Sprint2U, appuntamento settimanale in onda sul canale Youtube di OA Sport, ha avuto come ospite Vladimir Aceti, medaglia d’argento con la staffetta 4×400 maschile agli Europei senior 2024 disputati a Roma.

Le fatiche delle gare romane si fanno sentire: “Sto abbastanza bene, ieri ero abbastanza cotto. In generale, tra viaggio, gare, le gambe si son fatte un po’ sentire dopo. Dopo aver fatto solo due gare, devo dire che per 4-5 ore post finale 4×400 dicevo a tutti ‘Fatemi rigareggiare, perché ho le gambe che vogliono ancora correre’. Adesso direi ‘Mi riposo e vado alla prossima gara’“.

Il forfait di Alessandro Sibilio a ridosso della finale della staffetta: “Già nella riunione di squadra fatta nel pomeriggio c’era già, non dico la sicurezza, che gareggiasse, però la formazione ufficiale detta lunedì era Sito, Aceti, Scotti, Sibilio, con già una seconda formazione pronta, che poi è quella che ha corso la finale, perché Sibilio avrebbe deciso se gareggiare o meno dopo aver finito il riscaldamento. Questa è una stagione molto importante, sappiamo che è molto fragile fisicamente come ragazzo, e quindi non ha voluto rischiare. In un primo momento ha dato l’ok per gareggiare, Sibilio, poi, appena ha iniziato a fare i cambi con la staffetta ha sentito un crampo al polpaccio e da lì è stato deciso di non gareggiare“.

Sibilio è stato sostituito da Riccardo Meli: “Nel sapere comunque di sostituire un titolare molto forte comunque un po’ di ansietta, secondo me, ti sale. Comunque si è tolto un super atleta, ne è stato messo un altro, non da meno comunque, perché poi il risultato si è visto. Noi comunque sapevamo che con o senza Sibilio la nostra gara era sugli olandesi, il nostro obiettivo erano gli olandesi. Sapevamo che olandesi, belgi, lottavamo contro di loro per una medaglia. Non sappiamo se con Sibilio prendevamo un oro facile o no, con Meli abbiamo lottato fino all’ultimo per l’oro, quindi abbiamo preso l’argento per 0.01 dal terzo posto dei tedeschi, quindi secondo me è un è stato un cambio sì strano, perché comunque è stato tolto del potenziale, ma comunque ha lottato benissimo, ha fatto una super gara, ha detto che non si aspettava di partire primo, che gli passassi il testimone per primo, però è stato molto bravo e anche lui si è meritato questa medaglia, come tutti noi quattro staffettisti“.

L’analisi della sua frazione: “Si sa che in staffetta in teoria si va un po’ più forte, comunque corri sull’uomo e quindi ti rilassi un po’ di più e riesci a correre meglio. Le regole vorrebbero che dalla gara individuale alla gara lanciata ci sia quasi un secondo di differenza, quindi avendo fatto 45″5 da blocco, dovrei fare 44″5 lanciato, ed a Tokyo è successo, però se calcoliamo quanto successo a Tokyo io dovrei già fare 45″2. Poi nella gara individuale, purtroppo, cambia tutta la storia, comunque gareggi in un modo diverso, non hai l’avversario davanti che ti protegge, ti aiuta, gli stai incollato. Ho bisogna anche un po’ di rigareggiare per rimettermi un attimo nell’ambiente gare, l’anno scorso ho fatto quattro gare in un anno, quest’anno in un mese ne ho fatte quattro, e posso dire che devo finire di aggiungere i pezzi, perché ho fatto diverse gare dove ho fatto bene un 200 e un po’ male l’altro 200, o viceversa. Adesso arriverà quella gara lì dove unirò i due pezzi e spero esca la miglior prestazione che posso fare, comunque mi devo riadattare alle gare, intanto dopo un anno come quello scorso, tra frattura alla tibia e frattura alla vertebra, comunque riiniziare non era facile“.

Il racconto della sua gara: “Ho fatto 45″3 in batteria, però ho fatto un lanciato dove il finale era un po’ più tirato, e poi ho fatto sempre 45″35 in finale, ma nei primi 250 metri il belga mi ha rallentato un sacco, ho sperato che il belga andasse forte come in batteria, dove aveva fatto 44″6, invece ha fatto 45″92 lanciato, mi ha fermato un pochettino, però ho fatto un lanciato buono, la curva forte, nel rettilineo di là ho rallentato un pochettino per far passare davanti il belga, ma sulla curva mi ha proprio dato una frenata enorme per restargli dietro, ed in rettilineo l’ho sorpassato, comunque sapevo che potevo dare molto di più, ma il nostro obiettivo era stare lì con Belgio, lottare“.

L’esplosione di Luca Sito: “Il suo punto di forza è la facilità che usa nella corsa rispetto a me, che mi indurisco, cambio l’assetto di corsa, lui lo tiene molto molto bene. Nell’ultimo periodo io lo richiamo anche tanto, perché in certi allenamenti aspetta che lo raggiungo per poi andare, poi gli ho detto ‘Luca non è che deve aspettare me per andare forte, se devi andare, se l’allenamento lattato è corri forte, tu corri forte’. Stiamo facendo degli ottimi allenamenti insieme e continueremo a farli, adesso mi devo attaccare io a lui, tanto, e cercherò di farlo, però è un gruppo cresciuto bene“.

Il recupero di Davide Re: “Davide ha avuto un problemino, un edema sul piede, io spero recuperi, comunque, come ha detto, potrebbe essere la sua ultima Olimpiade, quindi la vuole fare al massimo, la vuole fare bene per chiudere in bellezza, semmai decidesse di finire lì la sua carriera, quindi spero si riprenda. La decisione di non gareggiare agli Europei ha detto che non è stata facile, lui ci ha provato, ma sarebbe arrivato agli Europei con un piede non ancora integro, rischiando di farsi male e di non partecipare alle Olimpiadi. La staffetta delle Olimpiadi  potrà fare miracoli, io potrei azzardare delle ipotesi, ma non le dico fin quando non la correrò, perché secondo me abbiamo tanto potenziale e potremmo fare dei buoni risultati anche con la mista, dove per adesso abbiamo il secondo tempo al mondo, quindi siamo messi molto molto bene anche con quella lì, e poi ci potrebbe essere qualche sorpresa“.

IL VIDEO DELLA PUNTATA COMPLETA DI SPRINT2U

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