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ATP Halle 2024: Matteo Berrettini cala alla distanza ed esce contro Marcos Giron

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Matteo Berrettini
Berrettini / LaPresse

Finisce al secondo turno il cammino di Matteo Berrettini all’ATP 500 di Halle. Il romano esce sconfitto, calando alla distanza, contro l’americano Marcos Giron, che lo sconfigge per 3-6 6-4 6-3 e ripete la vittoria di Parigi-Bercy 2020 (quando, però, l’allora numero 1 d’Italia era in una fase davvero brutta della propria carriera). Sarà dunque il californiano a sfidare, domani a mezzogiorno, il polacco Hubert Hurkacz in apertura di programma.

Parte subito fortissimo Berrettini, con il break a zero che testimonia una fase di gioco d’altissimo livello (al netto del doppio fallo di Giron sullo 0-40). L’americano carbura dopo aver subito 12 dei primi 14 punti, ma fondamentalmente non succede nulla di davvero rilevante nel resto del parziale. Questo perché, se da una parte Giron riesce a fare un po’ più gioco, dall’altra il servizio del romano è praticamente inavvicinabile. Il risultato è un rapido 6-3.

L’USA inizia a farsi vedere davvero nel secondo game del secondo set, ma, sullo 0-15, deve cedere il più lungo scambio del match a Berrettini che lo infila col dritto vincente. A parte questo momento, il film del set somiglia per certi versi a quello precedente, con la sostanziale differenza che non c’è un break iniziale a fare la differenza. Uno spiraglio di chance l’italiano ce l’ha sul 3-3, quando sale fino al 30-30, ma non c’è modo di fare maggiori progressi. Sul 4-5 è Berrettini a rischiare, venendo costretto ai vantaggi da una gran risposta del suo avversario. Il game si allunga, Giron entra con il dritto e dopo un’ora ci sono due set point con Berrettini che si ritrova abbandonato dalla prima. Contemporaneamente, il suo avversario alza il livello di gioco come mai nel match, beffa il romano in contropiede sulla seconda chance e allunga il match.

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L’ex numero 6 del mondo reagisce piuttosto bene, sale sullo 0-30, poi arrivano le due palle break sul 15-40 dopo due scambi lunghi. Queste però se ne vanno, con il romano che non è nel miglior momento per lucidità e, nel gioco successivo, è ancora obbligato a salvarsi ai vantaggi. I problemi di Berrettini, quando si entra nello scambio, iniziano ad aumentare, sintomo di un calo di energie: il quasi trentunenne californiano va sullo 0-30, poi sul 15-40, ed è la seconda chance che condanna il romano, con Giron che spinge sul rovescio e va sul 4-2. Non c’è più margine di rientro per l’azzurro, che anzi sotto 5-2 deve risalire da 0-30. Si salva, ma poi assiste a colpi irreali dell’americano, come ad esempio un passante stretto di dritto incrociato. E il 6-3 giunge rapido.

Al netto del palese calo fisico di Berrettini, va comunque rimarcato come Giron, primi tre game a parte, riesca sempre a essere solido. E molto lo fa la percentuale di punti vinti con la prima, all’84% (42/50), che poi diventa 94% (17/18) nel solo terzo parziale. Certo, in quel caso il romano fa 9/13, che male in verità non è: il problema è che nell’ultimo parziale su 24 prime ne entrano 13. E, contemporaneamente, la salita di rendimento dall’altra parte fa il resto.