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ATP Halle 2024, Sinner alza il livello e batte Zhang in due set: sarà finale con Hurkacz

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Sinner / LaPresse - Olycom

Jannik Sinner giocherà domani la sua prima finale su erba in carriera. La conquista ad Halle, nell’ATP 500 tedesco che lo vede battere in semifinale per 6-4 7-6 (3) il cinese Zhizhen Zhang. E sarà, per l’altoatesino, anche un ultimo atto tra amici, dal momento che il suo avversario è anche una delle persone con cui ha il miglior legame sul circuito, il polacco Hubert Hurkacz. Molti ricorderanno senz’altro che i due si trovarono di fronte anche a Miami, nella finale del Masters 1000 locale giocata nel 2021 e vinta proprio da Hurkacz. Nel complesso i confronti diretti dicono 2-2.

Lungo tutta la durata del primo set è Sinner a trovarsi, il più delle volte, con opportunità sulla racchetta. Zhang, però, si fa sempre trovare pronto. Nel terzo game, pur facendosi recuperare da 40-0, riesce a tenere, poi sul 2-2 si toglie dai guai dal 15-30 sfruttando benissimo la prima di servizio (leggere la voce ace), e sempre da 15-30 risale sul 3-3 prima di non riuscire a convertire a sua volta un’analoga situazione nell’ottavo gioco, stavolta con buon merito del numero 1 del mondo. La palla break arriva con un doppio fallo di Zhang, il secondo, ed il punteggio di 4-4: il cinese deve servire di nuovo la seconda e si espone ad un paio di rovesci di Jannik, il cui peso di palla è ben diverso. Il servizio è strappato, e pochi minuti dopo il 6-4 arriva puntuale.

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Il secondo parziale vede qualche brivido in meno rispetto al primo, almeno nelle fasi iniziali. Di questi game, quanto a Zhang il migliore lo gioca sull’1-2, quando trova una bella palla corta ed un gran dritto vincente per andare 15-30, solo che Sinner fa valere la sua qualità di gioco per non correre alcun rischio. C’è più lotta nella fase centrale, con tre game di fila dal 3-3 al 4-5 in cui si va ai vantaggi o ci si arriva molto vicini, con il leader ATP che cerca di imprimere il proprio marchio ed il numero 1 di Cina che risponde puntualmente presente. Sul 5-6 situazione davvero complessa per Sinner, che sul 30 pari commette un doppio fallo forzando la seconda e regalando il set point al cinese, cancellato però con attenzione ed un dritto che non si prende. Si va al tie-break, che si apre col giallo: prima esterna di Zhang, nessuno la chiama, sembra punto, ma c’è un problema tecnico. Sarebbe fuori e sarebbe seconda, ma Jannik dice che non c’è problema e si può rigiocare la prima. Arriva però l’errore di dritto dell’asiatico, il che vuol dire minibreak, perso e poi recuperato all’istante. Dal 3-1 in avanti il numero 1 del mondo non si ferma più, chiude sul 7-3 e si qualifica per la quarta finale della propria stagione.

Al di là del numero dei punti vinti nel match (75-64 Sinner), che conta il più delle volte il giusto, è nei piccoli dettagli che va a decidersi il match. Ne va sottolineato uno in particolare: i punti vinti con la seconda, quelli che Jannik porta al 61% (14/23) contro il 33% di Zhang (8/24).

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