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Basket femminile, la Lega vuole far causa alla Virtus Bologna per l’addio

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Iliana Rupert
Rupert / Ciamillo

È stato un vero e proprio terremoto l’annuncio della Virtus Bologna di rinunciare al settore femminile seniores, con la formazione delle V Nere che non prenderà parte al prossimo campionato di Serie A1. Un addio doloroso per una squadra nata pochi anni fa, ma subito competitiva ai massimi livelli. Ma un addio che potrebbe avere conseguenze legali.

L’altro ieri, infatti, si è svolta l’Assemblea di settore di Serie A1 della Legabasket femminile e tra i punti all’ordine del giorno proprio la rinuncia di Bologna. E il comunicato finale è molto duro nei confronti della scelta della società guidata da Baraldi. “L’assemblea all’unanimità esprime la propria amarezza per la rinuncia improvvisa alla partecipazione in Serie A1 da parte della Virtus Bologna, che ha avuto come conseguenza un impatto negativo sulla pallacanestro femminile italiana e in generale sull’intero movimento cestistico nazionale” si legge nel comunicato.

Ma è la frase dopo che rischia di provocare lunghi strascichi legali. La Legabasket, infatti, ha affermato che “a tal proposito la Lega Basket Femminile sta valutando insieme ai propri legali la possibilità di agire nei confronti della società Virtus Bologna per il notevole danno subito a livello di immagine”.

Nata nel 2019, la Virtus Bologna femminile si è subito iscritta in Serie A1 e in questi cinque anni ha raggiunto le semifinali di Serie A1 nel 2020/21, la finale l’anno successivo e nel 2023, mentre quest’anno ha vinto la Supercoppa italiana. Disputando, negli ultimi due anni, anche l’Eurolega.