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Beach volley, girone di ferro per Cottafava/Nicolai e Ranghieri/Carambula. Primo turno meno duro per Gottardi/Menegatti

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Nicolai Cottafava
Nicolai Cottafava/Fivb

C’erano tre coppie che gli azzurri avrebbero voluto evitare a tutti i costi nel torneo olimpico, Ahman/Hellvig e Mol/Sorum tra gli uomini e Ana Patricia/Duda fra le donne. Il sorteggio del torneo a Cinque Cerchi che si è svolto questo pomeriggio all’ombra della Tour Eiffel ha inserito i tre binomi italiani esattamente nei gironi delle coppie più forti del mondo.

In campo maschile gli azzurri erano rispettivamente in seconda (Cottafava/Nicolai) e terza (Ranghieri/Carambula) fascia e non è che si potevano attendere passeggiate. Paradossalmente è andata peggio alla coppia numero uno de panorama nazionale che si troverà di fronte i numeri uno al mondo, gli svedesi Ahman/Hellvig, che, tanto per farne capire il valore, nelle ultime due stagioni hanno partecipato a 14 tornei di primo livello e ne hanno vinti ben 8, più del 50%, riuscendo a scalzare dal primo gradino della classifica mondiale i campioni olimpici in carica, i norvegesi Mol/Sorum. I precedenti parlano abbastanza chiaro a favore degli svedesi con una sola vittoria della coppia azzurra contro quattro degli scandinavi, molte delle quali arrivate in partite di altissimo livello, come la finale dell’Elite 16 di Amburgo dello scorso anno o la indimenticabile semifinale dell’Europeo 2023.

Nicolai/Cottafava dovranno vedersela anche con una coppia che conoscono benissimo per averla affrontata tante volte finora, i qatarini Cherif/Ahmed, bronzo olimpico a Tokyo, già battuti due volte in stagione dagli italiani ma binomio molto complicato da affrontare. Gli azzurri, negli scontri diretti, sono in vantaggio 4-3 ma il peso specifico di una delle vittorie degli italiani è elevatissimo perchè proprio in finale contro Cherif/Ahmed, la coppia allenata da Simone Di Tommaso ha ottenuto lo scorso anno la prima e l’unica vittoria in un Elite 16 a Ostrava. La terza coppia che Nicolai/Cottafava affronteranno nel girone a Parigi è una mina vagante: gli australiani Nicolaidis/Carracher, che non ha mai incontrato la coppia azzurra. Gli australiani hanno vinto finora due tornei, entrambi sulla sabbia amica, entrambi nella prima parte della stagione, nel 2022 il Future di Coolangatta e nel 2024 il future di Molymook che ha contribuoito a lanciare la volata olimpica di Nicolaidis/Carracher.

Ranghieri/Carambula, invece, dovranno vedersela con i campioni uscenti, i norvegesi Mol/Sorum. Era in forte dubbio la loro presenza a Parigi dopo la frattura alla caviglia occorsa ad Anders Mol il 26 marzo scorso. Il norvegese, però, ha recuperato in fretta e già ad Ostrava ha voluto essere in campo ed è subito stata semifinale con quarto posto conclusivo. La condizione non potrà essere la migliore ma affrontarli è sempre complicato. Tra le due coppie ci sono tre precedenti, il primo risale addirittura a sette anni fa, nel primo periodo di sodalizio degli azzurri, ed ha visto il binomio italiano vincere in tre set a Gstaad, poi le altre due sfide si sono disputate lo scorso anno ed hanno visto gli scandinavi avere la meglio.

Gli olandesi Immers/Van De Velde sono una delle coppie da battere a Parigi. Grande continuità di rendimento da un anno a questa parte con una vittoria, a Chiang Mei nella passata stagione ma poi un secondo posto, all’Elite 16 di Brasilia, un quarto e quattro quinti posti a suggellare un livello medio di grande qualità. La terza coppia da affrontare per gli azzurri sono i cileni Grimalt/Grimalt, che in aprile scorso hanno vinto il Challenge di Xiamen e che fino all’ultimo hanno tentato di entrare tramite ranking inseguendo, tra gli altri, anche Ranghieri/Carambula senza centrare l’obiettivo, poi raggiunto con il torneo continentale del Sud America. Un solo precedente fra le due coppie, lo scorso anno a gennaio alle Finals di Doha relative alla stagione 2022 con il successo dei cileni (allenati dall’ex tecnico di Ranghieri/Carambula, Paulao) in due set.

Questa la composizione dei gironi maschili. Pool A: David Åhman/Jonatan Hellvig (Sweden), Paolo Nicolai/Samuele Cottafava (Italy), Cherif Younousse/Ahmed Tijan (Qatar), Mark Nicolaidis/Izac Carracher (Australia). 

Pool B: Anders Mol/Christian Sørum (Norway), Matthew Immers/Steven van de Velde (the Netherlands), Alex Ranghieri/Adrian Carambula (Italy), Marco Grimalt/Esteban Grimalt (Chile).

Pool C: Nils Ehlers/Clemens Wickler (Germany), Michal Bryl/Bartosz Łosiak (Poland), Thomas Hodges/Zachery Schubert (Australia), Julien Lyneel/Rémi Bassereau (France).

Pool D: Andre Loyola/George Wanderley (Brazil), Andy Benesh/Miles Partain (USA), Noslen Diaz/Jorge Alayo (Cuba), Mohammed Abicha/Zouheir Elgraoui (Morocco)

Pool E: Ondrej Perusic/David Schweiner (Czechia), Evandro Gonçalves/Arthur Lanci (Brazil), Julian Hörl/Alexander Horst (Austria), Sam Schachter/Dan Dearing (Canada)

Pool F: Youssef Krou/Arnaud Gauthier-Rat (France), Stefan Boermans/Yorick de Groot (the Netherlands), Pablo Herrera/Adrián Gavira (Spain), Miles Evans/Chase Budinger (USA).

In campo femminile Marta Menegatti e Valentina Gottardi sono capitate nel girone con le campionesse del mondo di Roma, le favorite numero uno per il titolo olimpico, Ana Padricia/Duda. Le brasiliane quest’anno hanno vinto un solo torneo, l’Elite 16 di Brasilia. Somno assieme dal 2022 e da allora hanno preso parte a 25 tornei vincendone otto e salendo sul podio in altri otto. C’è un solo precedente fra le due coppie, un anno fa a Gstaad con il successo delle verde-oro. Le azzurre se la vedranno nel girone anche con le spagnole Liliana/Paula che giocano assieme dal 2023, vantano due successi nei Future di Madrid e Bujumbura e quest’anno sono state sul podio (terze) nel Challenge di Stare Jablonki e quattro volte quinte, a Xiamen, Guadalajara, Squarema e Recife. Due i precedenti fra le due coppie con doppia vittoria azzurra lo scorso anno a Edmonton e quest’anno a Tepic. La terza avversaria delle azzurre è quella egiziana a forti connotazioni italiane. Doaa Elghobashy e Marwa Abdelhady sono infatti allenate dal romano Nicolangelo Antonicelli, che un anno fa ha iniziato il suo percorso alla guida della Nazionale africana e la settimana scorsa ha centrato la qualificazione a Parigi.

Questa la composizione dei gironi femminili. Pool A: Eduarda ‘Duda’ Lisboa/Ana Patrícia Ramos (Brazil), Marta Menegatti/Valentina Gottardi (Italy), Liliana Fernández/Paula Soria (Spain), Doaa Elghobashy/Marwa Abdelhady (Egypt)

Pool B: Taryn Kloth/Kristen Nuss (USA), Chen Xue/Xinyi Xia (China), Taliqua Clancy/Mariafe Artacho (Australia), Heather Bansley/Sophie Bukovec (Canada)

Pool C: Kelly Cheng/Sara Hughes (USA), Cinja Tillmann/Svenja Müller (Germany), Clémence Vieira/Aline Chamereau (France), Barbora Hermannová/Marie-Sára Štochlova (Czechia)

Pool D: Brandie Wilkerson/Melissa Humana-Paredes (Canada), Tina Graudina/Anastasija Samoilova (Latvia), Esmée Böbner/Zoé Vergé-Dépré (Switzerland), Michelle Valiente/Giuliana Poletti (Paraguay)

Pool E: Carol Salgado/Bárbara Seixas (Brazil), Raisa Schoon/Katja Stam (the Netherlands), Monika Paulikiene/Aine Raupelyte (Lithuania), Miki Ishii/Akiko Hasegawa (Japan)

Pool F: Alexia Richard/Lézana Placette (France), Nina Brunner/Tanja Hüberli (Switzerland), Daniela Álvarez/Tania Moreno (Spain), Laura Ludwig/Louisa Lippmann (Germany)

 

 

 

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