Calcio
Calcio, Italia messa sotto dalla Spagna: autogol di Calafiori, Donnarumma evita un passivo pesante
L’Italia ha perso per 1-0 contro la Spagna ed è così incappata nella prima sconfitta agli Europei, dopo aver sconfitto l’Albania per 2-1 nell’incontro d’esordio. La nostra Nazionale è crollata contro le Furie Rosse a Gelsenkirchen (Germania), ma resta in piena corsa per la qualificazione agli ottavi di finale: secondo posto nella classifica del gruppo B con 3 punti all’attivo, alle spalle degli iberici (6 punti e già certi del primato) ma davanti a Croazia e Albania (1 punto a testa).
Gli azzurri dovranno almeno pareggiare contro la Croazia nel match in programma lunedì 24 giugno per accedere alla fase a eliminazione diretta, una sconfitta con i balcanici obbligherebbe a sperare di essere tra le migliori terze per proseguire l’avventura in questa rassegna continentale. Gli uomini del CT Spalletti hanno subito in lungo e in largo l’onda d’urto degli avversari: i Campioni d’Europa sono stati schiacciati nella propria trequarti, riuscendo a uscire soltanto raramente e non tirando mai nello specchio della porta.
La Spagna ha dominato in maniera perentoria in fase di possesso palla e in costruzione del gioco, spingendo soprattutto sulla sinistra e costruendo svariate occasioni da gol. A decidere l’incontro è stato un autogol di Calafiori al 64′ su spizzata di Morata, in una delle serate più brutte dal punto di vista tecnico e agonistico che la nostra Nazionale ha offerto negli ultimi anni. Gigi Donnarumma ha evitato un passivo che poteva essere tranquillamente più pesante.
LA CRONACA DELLA PARTITA
Spalletti schiera Donnarumma in porta; Di Lorenzo, Bastoni, Calafiori, Dimarco in difesa; Barella e Jorginho nel cuore del centrocampo dietro a Frattesi, Pellegrini, Chiesa e Scamacca. La Spagna risponde con Simon tra i pali; difesa a quattro con Cucurella, Laporte, Le Normand, Carvajal; Ruiz, Rodri, Pedri a centrocampo; tridente offensivo con Williams, Morata, Yamal.
La Spagna si rende pericolosa dopo un paio di minuti, ma Donnarumma si rende protagonista di una superba parata sul colpo di testa a botta sicura di Pedri su cross di Nico Williams. Le Furie Rosse alzano il ritmo e l’Italia è in balia degli avversari, tanto che al 10′ Nico Williams si divora un gol fatto: cross di Morata dalla sinistra, ma il suo colpo di testa va a lato. Gli azzurri sono rintanati nei venti metri, non riescono praticamente mai a uscire e sono pressati su tutta la linea: Yamal spaventa al 24′ con un’azione personale, poi un minuto più tardi è ancora Donnarumma a volare su una sassata dalla distanza di Fabian Ruiz. Gli uomini di Spalletti non sono pervenuti e il primo tiro arriva soltanto al 45′: un timido destro dalla distanza di Chieda che finisce in curva.
Si va negli spogliatoi sullo 0-0, ma la Spagna avrebbe meritato il vantaggio considerando le occasioni da gol prodotte e il non gioco dell’Italia. Durante l’intervallo Spalletti opera due sostituzioni inserendo Cristante e Cambiaso al posto di Jorginho e Frattesi, ma l’inerzia dell’incontro non cambia. Pedri ci grazia al 52′ sbagliando un rigore in movimento con il piatto destro su cross basso di Cuccurella, ma tre minuti dopo arriva la rete degli iberici: percussione sulla sinistra, Nico Williams crossa in meno, Morata la spizza di testa, Donnarumma interviene in tuffo, la palla carambola sulle gambe di Calafiori che infila nella propria porta. Non arriva nemmeno la reazione di rabbia degli azzurri e Spalletti opera un paio di sostituzioni al 64′: dentro Retegui e Zaccagni per Chiesa e Scamacca.
Soltanto al 66′ l’Italia si distende per la prima volta: Cristante scappa sulla destra e crossa basso per Retegui, che però non riesce a trovare la deviazione vincente. La Spagna va vicinissima al 2-0 al 70′, quando Nico colpisce la traversa con un destro a giro. La Spagna amministra la situazione nei dieci minuti successivi e all’82mo Spalletti si gioca l’ultimo cambio: fuori Pellegrini, dentro Raspadori. L’Italia guadagna il primo calcio d’angolo all’85mo minuto, ma sugli sviluppi non succede nulla di eclatante. Nel finale Donnarumma si prodiga in altri due miracoli su Ayoze, evitando un passivo più pesante.