Calcio
Luciano Spalletti verso la Svizzera: “Dimarco out, Bastoni si è allenato. Fagioli e i giovani? Serve coraggio”
L’Italia prepara il suo ottavo di finale per quanto riguarda i Campionati Europei di calcio di Germania 2024. Domani alle 18.00 a Berlino sarà la Svizzera la rivale degli Azzurri per una sfida delicata che parte senza una favorita d’obbligo. Oggi il commissario tecnico Luciano Spalletti ha presentato il match dell’Olympiastadion: “L’emozione è sempre tanta, in questo stadio che ci ricorda il 2006 ancora di più. Nel viaggio con Buffon abbiamo assorbito tutte le emozioni che ci ha raccontato. Ora c’è da qualificarci però perché vedere i nostri tifosi gioire è veramente bello. La rete di Zaccagni? Quella rete è arrivata perché siamo arrivati fino all’ultimo secondo in partita, con ordine e sacrificio. Qualcosa quindi era già scattato. Sono convinto di vedere cose belle contro la Svizzera”.
Chi ci sarà in campo domani contro la Svizzera? “Bastoni si è allenato e ci ha fatto tirare un sospiro di sollievo. Dimarco è fuori, non è recuperabile. Giocheremo con qualcosa che assomiglia alla difesa a quattro, ma cercheremo di essere più offensivi rispetto a quanto fatto finora. Ci sono giovani che spingono per giocare e bisogna trovargli spazio, come Fagioli. Bisogna avere coraggio”.
Il tecnico di Certaldo spera in un cambio di passo degli Azzurri dopo l’inizio del torneo: “Loro hanno un blocco squadra sempre molto unito, difficilmente li trovi lunghi tra reparti. Ti stanno addosso, guardando la palla e non la porta per difendere. C’è possibilità di andare dietro la loro linea difensiva, ma sono molto aggressivi e se non ti fai trovare pronto per uscire con i passaggi diventa difficilmente ragionare. Noi dobbiamo migliorare gli approcci anche nel secondo tempo, proponendo un calcio offensivo come nel secondo tempo contro la Croazia. Siamo rimasti in partita fino all’ultimo secondo, è stato un miracolo voluto e siamo stati premiati dalla nostra applicazione“.
Come dovrà giocare l’Italia? Il messaggio è ben chiaro: “Non si può ragionare o fare calcoli, il pensiero è subito allo scontro diretto con la Svizzera. Mi aspetto di vedere i ragazzi un po’ più pronti, ma bisogna agire da subito. Per vincere bisogna essere convinti e fare le cose”.
Un match che si chiuderà in 90 minuti? 120? Oppure ai calci di rigore? “Il rigorista è quello che riesce in quel momento lì a gestire bene l’emozione quando capita. I rigori noi li abbiamo fatti battere a tutti, ma non è una cosa ideale pensare già agli eventuali rigori perché ci troviamo a fare le cose a metà. I rigori si possono provare, ma poi bisogna ricreare delle difficoltà emotive perché in questi giorni in allenamento sono stati tutti infallibili, poi però in partita è diverso. Servirà comunque personalità, ma tenteremo di tutto per vincere senza i rigori pur sapendo di avere un avversario scomodissimo da affrontare e lo dimostrano i risultati”.