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F1, Ferrari può vincere il Mondiale Costruttori 2024? Questione di evoluzione e adattamento

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Charles Leclerc
Leclerc / Lapresse

Può essere la conquista del Mondiale Costruttori 2024 un obiettivo concreto per la Ferrari? L’aritmetica dice che la Scuderia di Maranello ha già assommato 252 punti, 34 in meno della Red Bull. A questo punto della stagione, il Cavallino Rampante può e deve quindi essere considerato un pretendente alla corona iridata riservata ai Team.

Frederic Vasseur, nelle scorse settimane, aveva avanzato l’ipotesi che potesse essere questo il traguardo principe per il quale le Rosse avrebbero dovuto lottare nella stagione corrente. In effetti, il manager transalpino è conscio del fatto che la blasonata struttura da lui diretta può vantare due punte, mentre il Drink Team è a tutti gli effetti imperniato attorno a Max Verstappen.

Senza nulla togliere a Sergio Perez, il messicano non vale certo l’olandese. Inoltre è dinamica ormai conclamata come, con il passare delle gare, Checo accusi un calo di rendimento. Non certo per una mancanza di resistenza, bensì perché nel momento di evolvere la propria vettura, a Milton Keynes seguono (ovviamente) le indicazioni di Verstappen, avvicinandola allo stile di guida richiesto dal Deus ex Machina della squadra.

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A proposito di evoluzioni, in tempi recenti Ferrari ha troppo spesso dimostrato di essere carente sotto questo punto di vista. Certo, il 2023 è stato caratterizzato da un progresso, ma la SF-23 si è dimostrata un progetto sbagliato, poi sistemato alla bell’è meglio. Più che di “evoluzioni” si doveva quindi parlare di correzioni; e correggere è più semplice di evolvere, perché si hanno più punti di riferimento sui quali appoggiarsi.

Montecarlo è un tracciato anomalo e Red Bull ha vissuto un weekend da incubo, più o meno come accaduto a Melbourne (e a Singapore nel 2023). Può essere stato solo un episodio, oppure il segnale di come la Scuderia di Maranello sia pronta a lanciare il guanto di sfida a chi sta dominando la scena della fase a effetto suolo dell’era turbo-ibrida.

Affinché questa sfida sia credibile, sarà però necessario non perdere neppure un passo sul piano dell’aggiornamento della SF-24, sperando inoltre che quanto accaduto nel Principato non sia figlio esclusivamente delle peculiari caratteristiche di un circuito sui generis.

Le prime risposte, in tal senso, arriveranno già nel fine settimana di Montreal. Una Ferrari in grado di vincere il Mondiale Costruttori 2024 è una prospettiva concreta, oppure una pia illusione? All’alba di questo mese di giugno, si deve dare più credito al primo dei due concetti. I sostenitori del Cavallino Rampante si augurano che resti tale anche nelle settimane a venire, ma sarà la pista a dare il responso in merito.

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