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F1, i promossi e bocciati del GP di Spagna 2024: Verstappen non sbaglia una mossa, Ferrari, non ci siamo

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Max Verstappen
Verstappen / Lapresse

I PROMOSSI

Max Verstappen: non sbaglia un colpo. Nel paddock e tra gli addetti ai lavori si continua a sostenere che la macchina migliore sia la McLaren e che la Red Bull non sia dominante come prima. Ne abbiamo avute prove durante tutto questo fine settimana a Barcellona, eppure lui non sbaglia una mossa tra il sabato e la gara. Corre con una consapevolezza e un’attenzione eccezionali, azzecca le strategie e legge i momenti della gara. La partenza è stata aggressiva e questo ha fatto sì che si prendesse la posizione su Norris, una posizione poi conservata tramite tutte le scelte al muretto. La macchina non è più dominante, ma lui rimane indiscutibilmente il pilota più forte di tutti.

McLaren: premiamo in toto la McLaren piuttosto che Lando Norris. Il britannico ha infatti il neo di aver gettato alle ortiche la vittoria per una partenza non all’altezza, che non gli ha permesso di gestire la gara come poteva dopo la pole del sabato. La macchina inglese è però sempre più competitiva, sia nel giro secco che nel passo gara: difficile specie in questi tracciati di medio-alta velocità batterla per chiunque. Il difetto principale è la velocità massima, che non rende facile i sorpassi, come accaduto a Norris a inizio gara su Russell.

Lewis Hamilton e George Russell: una gara fantastica per le due Frecce d’Argento, che concludono terzo e quarto davanti alle Ferrari. Il sette volte campione del mondo corre sempre all’attacco, una gara tenace e costante, andando a prendersi ciò che la vettura gli consente di prendersi, ossia il podio. Ottima anche l’impostazione di gara da parte del pilota di King’s Lynn, una partenza da sogno e poi una gestione delle gomme non impeccabile, ma comunque un ottimo piazzamento.

Alpine: gli aggiornamenti hanno portato i risultati sperati. Entrambe le vetture concludono a punti, con Gasly ottavo e Ocon decimo. Una buona competitività in qualifica che viene confermata anche in gara. Nella seconda parte del gruppo, di gran lunga i migliori.

I BOCCIATI

Ferrari: tanti proclami e ancora risultati che latitano. Dopo Montecarlo è arrivata la doccia fredda del Canada e un’altra gara anonima a Barcellona, con le vetture mai in lotta per il podio. Qualcosa è mancato soprattutto al sabato, con una qualifica non all’altezza, mentre il passo non è stato da buttare. C’è da migliorare su piste di questo tipo perché la Mercedes è già balzata davanti nelle gerarchie alla Rossa rispetto a inizio stagione e i due piloti non fanno niente per collaborare, viste le scaramucce dei primi due giri e le polemiche post-gara,

Sergio Perez: a un minuto dal compagno di squadra con la stessa macchina. Rendimento da mettersi le mani nei capelli: dietro alle McLaren, dietro alle Mercedes, dietro alle Ferrari e persino dietro a una Alpine, quella di Pierre Gasly. Un pilota continua a dominare il Mondiale e pone le basi per il quarto titolo consecutivo, l’altro ormai festeggia se arriva in zona punti.

Aston Martin: mai protagonisti, entrambi fuori dalla zona punti. Una qualifica pessima, una partenza pessima specie per Alonso in gara: sembrano lontani anni luce i tempi in cui questa vettura era in grado di poter lottare per il podio quasi ogni weekend.

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