Formula 1

F1, incubo Ferrari in Canada: dalle stelle di Montecarlo al buio di Montreal

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Dalle stelle di Montecarlo al buio di Montreal. La Ferrari affonda nell’isola di Notre Dame. Dopo il tuffo di Frederic Vasseur e di Charles Leclerc nelle acque di Montecarlo per festeggiare l’affermazione nel Principato, in Canada si è finito per affogare in quelle canadesi.

Una metafora da un week end da film dell’orrore per il Cavallino Rampante. Si pensava che il layout canadese potesse venire incontro alle esigenze della SF-24. Dopo però un venerdì di prove libere promettente, la prestazione è sparita per la Rossa e i risultati sono stati insufficienti e l’affidabilità è venuta un meno. In altre parole, un fallimento su tutti i fronti.

Lo si era capito dalla FP3 che le cose non sarebbero andate per il verso giusto. Il team-radio di Leclerc era stato premonitore di sventura: “We are too slow (Siamo troppi lenti)“, il messaggio di Charles ai tecnici. Il rendimento del week end della Ferrari è stato un crescendo di negatività. Nelle qualifiche le vetture del Cavallino Rampante non avevano grip. Lo sfruttamento delle gomme un nuovo enigma e conclusione: Leclerc 11° e Carlos Sainz 12°.

Si sperava nel passo gara e nella consistenza della vettura, ma niente di tutto questo anzi…Gara condizionata dalla pioggia e Leclerc con problemi al motore fin dal via, costretto a trascorrere un GP a smanettare sul volante per trovare una soluzione. Alla fine della fiera, un mesto ritiro e, viste sostituzioni che ci sono state già in fatto di power unit, un campanello importante sul fronte dell’affidabilità. Per Sainz, una prestazione altrettanto sfortunata, per aver danneggiato la vettura al fondo e all’ala nel confronto con Daniel Ricciardo, perdendo 20 punti di carico, girandosi poi in testacoda e dovendosi ritirare. Bisognerà voltare pagina e pensare a Barcellona.

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