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Formula 1

F1, per Lewis Hamilton “il piatto piange”. Arrivano le “sue” piste, saprà riprendersi già al Montmelò?

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Lewis Hamilton
Hamilton/ LaPresse

Caro Lewis, è giunto il momento di dare una scossa. A te stesso e soprattutto alla tua stagione, perché le attenuanti non sono infinite. Capiamo perfettamente il fatto che tu stia vivendo un’annata di transizione, avendo già preparato le valigie per Maranello. Capiamo anche che per uno come te, vincitore di 103 gare, correre per un piazzamento non sia chissà che motivazione.

Però qui il piatto piange. Siamo arrivati a 12 Gran Premi consecutivi senza vederti sul podio. Se guardassimo solo agli nelle prime tre posizioni, dovremmo avvisare “Chi l’ha visto?”. Mai, da quando corri in F1, sei sparito delle quote più elevate per così tanti appuntamenti. Neppure tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009, quando avevi assommato 10 eventi senza classificarti tra i primi tre.

Forse sei diventato astemio, oltre a essere vegano? Non ti va più di assaggiare lo champagne e non l’hai ancora svelato al mondo? Si scherza, sia chiaro. Almeno il morale può e deve essere alto. Però, davvero, cerca di ripigliarti. Perché George Russell ha ricominciato a “mangiarti sulla testa”, giusto per proseguire con le metafore alimentari, e di sicuro a te la cosa non va giù.

Soprattutto, arrivano le tue gare, Lewis. Silverstone è il circuito di casa, l’Hungaroring uno di quelli dove hai vinto di più, talvolta finanche contro ogni pronostico. Il Montmelò, dove si gareggia domenica, è un’altra pista a te amica. Ci hai primeggiato 6 volte, di cui 5 consecutive. Le sei affermazioni le aveva conseguite anche Michael Schumacher, prima di te, il filotto-cinquina è invece tua prerogativa esclusiva.

Proprio per questo viene da spronarti. Non che tu ne abbia bisogno, ma lo si fa come ideale incoraggiamento. Il 2024 sinora è all’insegna dell’anonimato, brutta cosa per chi è sempre stato protagonista. La Ferrari ha creduto in te, nonostante il prossimo ingresso senza ritorno nella dimensione degli “anta”. I ferraristi sono invece generalmente più perplessi.

A te il compito di smentire il loro scetticismo. Dal 2025, ovvio, ma magari ottenere qualche risultato di peso già nella tua ultima stagione a bordo di una Mercedes potrebbe perorare la tua causa ed evitare che “la scimmia”, inevitabilmente destinata a montare sulle tue spalle all’inizio del prossimo anno, diventi obesa.

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