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Formula 1

F1: polemiche per il GP di Silverstone. Prezzi alti e biglietti ancora in vendita. La battuta di Horner

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Circuito Silverstone
Silverstone/ LaPresse

Manca ancora una settimana, ma le discussioni intorno al Gran Premio della Gran Bretagna, undicesima tappa del Mondiale 2024 di Formula 1 in scena al circuito di Silverstone da venerdì 5 a domenica 7 luglio, si fanno sempre più intense. Per la prima volta infatti l’attesa gara d’Oltremanica sta vivendo una seria battuta d’arresto in termini di appeal, certificata da una vendita dei biglietti più lenta del solito.

Ad oggi infatti sono ancora parecchi i ticket in circolazione. Un fatto dai contorni inediti, soprattutto considerando la folta presenza di piloti britannici di primo piano impegnati nei team di testa come George Russell, Lewis Hamilton e Lando Norris, oltre che la vicinanza con la sede di Reb Bull sita a Milton Keynes, distante circa venti minuti di auto dal tracciato.

Ma a cosa è dovuto questo scarso interesse? Secondo molti, compreso il pluri Campione del Mondo Lewis Hamilton, le ragioni sarebbero da individuare nell’aumento dei biglietti, in vendita a cifre proibitive (si parla di 629£, circa 734 €, per l’abbonamento completo in tribuna, mentre la gara della domenica ha un prezzo di 309 £). Un’accusa prontamente rimandata al mittente da Stuart Pringle, Amministratore Delegato del GP della Gran Bretagna che, sulle pagine del Guardian, ha sostenuto che il ricavato verrà investito sul motorsport britannico: “Le fortune finanziarie della BRDC (British Rider Drivers Club n.d.r) sono molto diverse rispetto a 10 anni fa: abbiamo lavorato davvero duramente per ribaltare la quotazione della petroliera. La BRDC ha sempre scelto di operare come una società senza scopo di lucro. Ad eccezione di una piccola percentuale destinata ai costi di gestione del club, il 95% del denaro viene reinvestito. Non ci sono dividendi, vengono reinvestiti nel sito per il bene del motorsport britannico, reimmettendo i profitti che stiamo realizzando nel tessuto di Silverstone“.

Dal canto suo, lo stesso Pringle nei giorni scossi aveva giustificato la lenta prevendita nella poca imprevedibilità del Mondiale, l’anno scorso completamente dominato da Verstappen, leader anche in questa stagione. A questo proposito è intervenuto pochi minuti fa il Team Manager della Red Bull Christian Horner che, cinicamente, nel commentare la battaglia tra Norris e il suo pilota si è lasciato scappare un sardonico “Almeno adesso potranno vendere i biglietti a Silverstone“.