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Filippo Volandri e l’aneddoto su Sinner: “Ricordo quando a Bratislava mi disse che voleva diventare il numero uno del mondo”

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Filippo Volandri
Filippo Volandri/LaPresse

Da Malaga a Parigi, il magico momento del tennis italiano non sembra fermarsi. In tutti questi mesi c’è un unico filo conduttore ed è rappresentato da Jannik Sinner. La giornata di oggi resterà indimenticabile per l’altoatesino che festeggia la semifinale al Roland Garros e soprattutto l’essere diventato il nuovo numero uno del mondo. Un giorno di festa e pieno di elogi per l’altoatesino, anche da parte di Filippo Volandri, che con Jannik ha raggiunto lo storico traguardo in Coppa Davis.

Volandri ricorda un momento molto speciale della carriera di Sinner: “Ricordo quando siamo andati a Bratislava per la Davis e Jannik arrivava da un grande cambiamento e voleva migliorarsi. Mi disse ‘Filippo il mio obiettivo è migliorarmi, da numero dieci posso finire anche l’anno da venti, ma il mio obiettivo è solo quello di migliorare, perché voglio diventare il numero uno del mondo’. Questo fa tutta la differenza del mondo”.

Sulla meravigliosa scalata al successo di Jannik: “Abbiamo sempre detto che avrebbe prima o poi vinto uno Slam, che sarebbe diventato numero uno del mondo, ma il suo tempo va sempre più veloce del nostro. C’è un lavoro immenso dietro, di un team meraviglioso fatto di persone meravigliose, che hanno lavorato duro, sodo, assumendosi responsabilità e ricevendo anche qualche critica di troppo. Un lavoro straordinario e dunque bravi, bravi, bravi”. 

Il sorpasso a Djokovic e quella vittoria di Malaga che ha probabilmente cambiato tutto: “La vittoria su Djokovic può essere stata uno spartiacque forse per entrambi, ma a fare la differenza è stata la consapevolezza di aver battuto il numero uno del mondo, di aver sconfitto Djokovic in un momento in cui stava giocando meravigliosamente bene. Questo gli ha dato consapevolezza e poi tutto il resto è opera dello straordinario lavoro suo e di tutto il team“.