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Gianmarco Tamberi scalda gli Europei di Roma: “Amo la pressione, siamo la squadra migliore”

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Tamberi / FIDAL

Giornata di vigilia a Roma, dove domani incominceranno gli Europei 2024 di atletica leggera. L’Italia vuole essere grande protagonista di fronte al proprio pubblico e sarà guidata dal capitano Gianmarco Tamberi, pronto a fare il proprio esordio stagionale proprio in questa occasione. Il Campione Olimpico di salto in alto proverà a difendere il titolo continentale conquistato due anni fa a Monaco, anche se permangono alcuni dubbi sulla sua condizione fisica, dopo la rinuncia a debuttare la scorsa settimana a Ostrava.

Il fuoriclasse marchigiano si è aperto in conferenza stampa: “Esordire qui porta tanta pressione, ma io amo la pressione. Quando gareggio voglio sempre vincere, ma questa stagione il ‘focus’ è tutto su Parigi: a Roma l’obiettivo è la performance, è saltare il più in alto possibile. Non ho gareggiato il 28 maggio a Ostrava perché volevo avere sensazioni più positive: maggio è stato un mese molto complicato, in cui ho avuto problemi a un ginocchio e sono stato in grande difficoltà sul piano mentale. Ora è il momento giusto per iniziare: vero che il contesto è molto importante, ma quando le cose si fanno complicate inizio a divertirmi”.

Tamberi è tornato anche sul grave infortunio del 2016 che gli precluse i Giochi di Rio: “Solo quando finisci profondamente nel buio capisci quanta forza hai. L’infortunio mi ha aiutato soprattutto nella mente: vincere a Tokyo dopo quanto era accaduto a Montecarlo era qualcosa che volevo mostrare a me stesso”.

Il ribattezzato Gimbo ha poi parlato della squadra:È un gruppo fantastico, sono molto orgoglioso di esserne il capitano, è un momento splendido per tutta l’Italia dell’atletica. Nel 2011 quando entrai in Nazionale il clima era molto diverso, ognuno guardava a se stesso: oggi abbiamo invece uno dei migliori team se non il miglior team d’Europa. Non tolgo pressione ai miei compagni di squadra, anzi, la voglio mettere: ragazzi, dovrete esprimervi a livelli massimi, non accontentarvi di una prestazione media”.

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