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Golf: Alessandra Fanali ufficialmente qualificata per le Olimpiadi di Parigi 2024

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Alessandra Fanali
Fanali / Federazione Italiana Golf

Si aggiunge un’altra presenza italiana nel golf alle Olimpiadi di Parigi 2024. Merito di Alessandra Fanali, che raggiunge il Le Golf National di Saint-Quentin-en-Yvelines (e più precisamente di Guyancourt), già sede della Ryder Cup 2018. Lo fa da numero 1 d’Italia e, all’ultimo aggiornamento dei Rolex Rankings (nome sponsorizzato della classifica mondiale femminile), da numero 211 della graduatoria. Poiché, però, americane, coreane, asiatiche e facenti parte delle Isole Britanniche tendono a liberare tanti posti, visto che ne sono concessi 4 alle prime 15 posizioni e 2 al resto, ecco che l’ingresso di Fanali è molto tranquillo.

Classe 1999, cresciuta al Golf Club Fiuggi, ma tesserata per quel Marco Simone Golf & Country Club che nel 2023 ha avuto proprio la Ryder Cup all’interno dei suoi green, vanta ormai una buona esperienza sul Ladies European Tour. Fa parte, in particolare, di un gruppo di golfiste che, nel 2016, vinse l’European Girls Team Championship e che, al tempo, prometteva molto bene: Caterina Don, Alessia Nobilio, Emilie Alba Paltrinieri. Al momento quella che è giunta più lontana, in virtù delle differenti traiettorie sia sportive che umane di tutte loro, è lei, che ha vissuto gli Stat Uniti in quota Arizona State.

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Tornata in Europa nel 2022, è arrivata seconda in quello stesso anno all’Open d’Italia e nel 2024 al Kenya Open. Quest’anno è stata molto costante: ha mancato soltanto due tagli, di cui uno proprio nell’ultima uscita in Cechia. Vanta sei piazzamenti tra le prime dieci sul circuito continentale.

C’era attesa per capire le possibilità di un secondo pass italiano, da attribuire a Virginia Elena Carta. Il suo 18° posto in terra ceca, pur facendola risalire al numero 338 mondiale, la tiene dietro di pochissimo rispetto all’ultima entrante, l’austriaca Sarah Schober, davanti di otto posti. C’è comunque ancora del tempo affinché si possa aprire uno spiraglio tra riallocazioni e particolari regole di alcuni comitati olimpici. In breve, non è detta l’ultima parola: in numerosissimi casi dovrebbe essere a un passo, o al massimo due, dall’ingresso in quanto nei primissimi posti tra le riserve olimpiche in caso di rinunce.

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