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Golf: dramma McIlroy, butta via lo US Open. Bryson DeChambeau vince per la 2a volta, Francesco Molinari chiude indietro

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Bryson DeChambeau

Il dramma e la gioia. Il dramma è quello di Rory McIlroy, la gioia è quella di Bryson DeChambeau. Il nordirlandese, fino a cinque buche dalla fine, fa tutto bene e si trova a un passo da un trionfo Major che porrebbe fine a un digiuno durato due lustri. Invece un autentico crollo mentale gli causa un altro dolore, a tutto vantaggio del trentenne californiano, che vince con lo score di -6 (67 69 67 71, 274 colpi) e si riprende, quattro anni dopo, la scena tra i grandi del golf, assicurandosi anche il ritorno nei primi 10 dell’OWGR.

Un duello, quello tra McIlroy e DeChambeau, durato sostanzialmente fin dall’inizio, quando l’americano in quota LIV Golf è partito con due colpi di vantaggio dal tee shot della buca 1. Per lui, però, poca strategia e tanto tirare che, alla lunga, non gli giova, visto che resta nei dintorni del pari con il par. Ne approfitta il nordirlandese, che per mezzo di quattro birdie in cinque buche, tra la 9 e la 13, sale fino al -4 di giornata e al -8 di torneo.

Mentre Patrick Cantlay insegue da breve distanza, rimanendo lì in attesa stile falco casomai qualcuno sbagliasse, McIlroy incappa in un brutto bogey alla 15 che riappiana tutto: -7 per i due contendenti. O almeno questo sembra, perché DeChambeau sbaglia un putt facilissimo alla 15 e fa bogey, scendendo a -6. Poco dopo lo “raggiunge” il nordirlandese, autore a sua volta di un errore marchiano dalla cortissima distanza alla 16, il primo in tutta la stagione da meno di un metro.

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Poi, alla 18, l’altro svarione incredibile: da distanza forse ancora inferiore, il braccio trema e il putt cortissimo finisse largo: -5. DeChambeau, che nel frattempo è a -6, si trova in una selva di rami e foglie alla stessa buca, da cui esce con bunker e approccio magnifico per poi potersi prendere una chance di vittoria. Che sfrutta, con esultanza quasi smodata a indicare che, dopo quattro anni, lo US Open è di nuovo suo.

Terzo posto per Cantlay assieme a un grande Tony Finau, tra i migliori di oggi e anche lui autore di un -4 complessivo. Riesce a tenere la quinta posizione il francese Matthieu Pavon, dando una grande notizia alla Francia soprattutto in vista delle Olimpiadi casalinghe. Dietro al suo -3 c’è il -2 del giapponese Hideki Matsuyama, sesto davanti al duo USA Russell Henley-Xander Schauffele. E, a proposito di Olimpiadi, il nono posto pari con il par di Corey Conners (assieme agli americani Sam Burns e Davis Thompson) lo qualifica per Parigi 2024 a spese di Adam Hadwin. 41° a +8 il numero 1 del mondo Scottie Scheffler: ci si creda o no, è il suo peggior risultato con ampio distacco del 2024, per capire la folle stagione che sta vivendo.

Francesco Molinari chiude con un giro che, date le condizioni non facili e il rendimento degli altri, è tra i migliori di giornata: un +1 che, comunque, non basta per portarlo al di là del 64° posto, un autentico covo di ex campioni Major. Oltre a lui, infatti, ci sono Fitzpatrick, Kaymer e Clark (che crolla con un +7). Si chiude anche la corsa a cinque cerchi italiana: a Parigi ci vanno Matteo Manassero e Guido Migliozzi.

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