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Golf: Gregorio De Leo sorprende all’Open d’Italia, è sesto dopo tre giri! Quartetto al comando, super Rozner
Si è appena concluso un terzo giro dai contorni estremamente interessanti all’Open d’Italia, di scena all’Adriatic Golf Club Cervia di Milano Marittima, in Emilia Romagna. Sono quattro i leader a 18 buche dal termine. Tre di loro avevano effettive chance di scalare la classifica, vale a dire il danese Sebastian Friedrichsen, l’indiano Shubhankar Sharma e il tedesco Marcel Siem. Il francese Antoine Rozner, invece, compie qualcosa di memorabile: risale con un incredibile -9 di giornata (un eagle e sette birdie) e a lungo è primo da solo, prima dell’aggancio degli altri tre. Sono comunque 55 posizioni recuperate per lui. I quattro, insieme, hanno uno score di -10.
Quinto da solo, a -9, è lo spagnolo Adrian Otaegui, mentre nel gruppo dei sesti, assieme allo svizzero Joel Girrbach e all’inglese Andrew Wilson, c’è l’uomo che sta rivelandosi grandissima sorpresa in casa Italia. Il suo nome è Gregorio De Leo, ha 24 anni e, dopo vari buoni risultati sul Challenge Tour, sta piazzando il risultato finora più incredibile della sua parabola agonistica. Con un -5 fatto di un eagle, quattro birdie e un bogey raggiunge a -8 i due sopracitati per regalarsi un’ultima giornata nella quale può porsi obiettivi che a inizio settimana sembravano impensabili. In ogni caso, può davvero incorniciare queste giornate.
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Ma c’è anche un altro azzurro che ha concrete chance di lottare per la vittoria: è Andrea Pavan, evidentemente ringalluzzito dal magnifico ultimo giro del KLM Open. L’onda lunga lo ha spesso visto in chiave convincente ed ora è nono dopo aver girato oggi in -2, fatto che lo colloca a -7 insieme allo svedese Marcus Kinhult, al francese Adrien Saddier, agli americani James Nicholas e Gunner Wiebe (che riscatta alla 18 un giro negativo, da +2), allo scozzese Ewen Ferguson, al finlandese Lauri Ruuska e al tedesco Jannik de Bruyn, che era secondo ieri.
Per quel che riguarda gli altri azzurri, possono competere per posizioni molto valide, considerata la classifica estremamente corta, Filippo Celli e Matteo Manassero, entrambi a -5 dopo aver girato in modo regolare (-1 l’uno, -2 l’altro, che può anche recriminare per il bogey alla 18). Per i due azzurri è 27° posto, come è 43° per Edoardo Molinari (in discesa) e Guido Migliozzi (in risalita). Entrambi sono a -3, mentre è 49° a -2 Lorenzo Scalise. 59° pari con il par Jacopo Vecchi Fossa, 65° a +1 Aron Zemmer.