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Golf: la magia di Francesco Molinari, buca in uno per passare il taglio allo US Open – VIDEO

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Francesco Molinari / LaPresse

Sembrava tutto finito per Francesco Molinari. +7, fuori di due dal taglio alla buca 18. Una situazione dalla quale, normalmente, nessuno riesce a recuperare. E invece lui lo fa, con il più incredibile dei numeri: una buca in uno, di quelle che ci vuole sì il talento, ma anche una buona dose di fortuna.

Un mix, questo, che lo ha reso protagonista sul difficile Pinehurst No. 2, uno dei campi più popolari eppure più complessi da affrontare, non per caso scelto per il terzo Major dell’anno. Per rendere l’idea, sotto il par sono riusciti a rimanere soltanto in venti nell’arco dei primi due giri, con la leadership del sempre più strabiliante svedese Ludvig Åberg.

Per Chicco, invece, la necessità di salvarsi per arrivare al fine settimana, obiettivo non raggiunto dal fratello Edoardo e da Matteo Manassero. E il pizzico di fortuna significa anche che, considerata la sua partenza dalla buca 10 e non dalla 1, per lui la 18 sia in realtà la 9, che è un par 3 da circa 170 metri.

Golf, Aberg al comando dopo due giri dello US Open. Francesco Molinari passa il taglio con una buca in uno all’ultimo respiro!

Di qui, il miracolo: un tee shot perfetto, leggermente a sinistra (dal punto di vista di Chicco), che atterra con una velocità significativa e con una traiettoria che, lentamente, ma inesorabilmente, va a finire dritta in quella buca nella quale si trova ancora la bandiera. Subito dopo, a complimentarsi senza esitare un attimo sono i suoi compagni di viaggio nel giro, lo spagnolo Sergio Garcia e il giapponese Ryo Ishikawa. Un colpo, questo, che lascia il torinese finanche in corsa per le Olimpiadi, anche se la strada è durissima (gli serve perlomeno una top 12 in condizioni favorevoli, ma meglio una top 10).

Diventa così la seconda buca in uno memorabile di Chicco, dopo quella ormai celeberrima al Phoenix Open 2016 alla 16 (là dove, quando accade, centinaia di lattine di birra non hanno più proprietario perché vengono lanciate sul percorso dalle ampie tribune). Non solo: per gli amanti dei numeri, è la prima volta in assoluto che qualcuno passa il taglio grazie a una hole in one, o ace che dir si voglia, allo US Open. Nella storia di questo torneo, inoltre, è la 53a buca in uno verificatasi, nonché la quarta alla 9 del Pinehurst No. 2. E adesso per Francesco un altro ex vincitore Major, Brooks Koepka, che non rivede spesso perché l’americano (al pari di Garcia) è uscito dal PGA Tour per entrare nella superlega araba LIV Golf.

Qualche ora prima, l’austriaco Sepp Straka aveva a sua volta piazzato la buca in uno sempre lì. E, in cronaca, da un “Unless he pulls a Sepp Straka” all’effettivo verificarsi del fatto il passo è breve. Molto breve.

LA BUCA IN UNO CHE SALVA FRANCESCO MOLINARI ALLO US OPEN

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