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Iga Swiatek non fa sconti: Gauff battuta in due set, è in finale per la quarta volta al Roland Garros

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Swiatek / Lapresse

Iga Swiatek è in finale al Roland Garros per la quarta volta in carriera: vittoria netta contro Coco Gauff in semifinale con il punteggio di 6-2, 6-4 in un’ora e trentasette minuti di gioco, sabato pomeriggio cercherà il suo quarto trionfo a Parigi, il quinto a livello Slam contro una tra Mirra Andreeva e Jasmine Paolini.

Il dritto di Gauff comincia sin da subito a fare i capricci: la giocatrice statunitense è presa in velocità dalla parte destra e non riesce mai a controllare. Il break arriva immediato e Swiatek riesce a consolidarlo tenendo due game ai vantaggi sul suo servizio, annullando in entrambi i casi palla break: nel primo caso con una bella prima al centro, nel secondo caso con l’ennesimo errore di metri con il dritto. Dopo quattro game equilibrati che vedono la polacca avanti 3-1, Gauff si scoraggia e perde nuovamente la battuta e vede sfumare per 6-2 il primo set.

Gauff si scrolla di dosso un po’ di tensione a inizio secondo set anche grazie a una discussione con la giudice di sedia Aurelie Tourte per un overrule su un servizio di Swiatek. Swiatek che concede qualcosa in più, commette un errore con il dritto e un errore con il rovescio sulle palle per il 2-2, la statunitense gioca un punto all’attacco sulla seconda palla break, prendendosi dei rischi con il dritto e ottiene un meritato 3-1. La reazione della numero 1 del mondo arriva subito: prende sempre l’iniziativa in risposta e il contro-break è suo. La giocatrice di Atlanta ha sempre meno l’aiuto della prima di servizio e si espone alla risposta poderosa della tre volte campionessa di questo torneo, che chiude il match con un parziale di cinque game a uno.

I numeri sono chiari: Gauff ha fatto la partita, ma in maniera troppo disordinata. 27 vincenti e 39 errori gratuiti, contro gli appena 14 non forzati da parte di Swiatek. La polacca ha perso una sola volta il servizio e ha ottenuto tanto anche dalla seconda: 67% contro il solo 32% della statunitense.

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