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IMPRESENTABILI! Un’Italia tra le più modeste della storia viene travolta dalla Svizzera e saluta gli Europei

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Italia calcio / Lapresse

Una Nazionale inguardabile. Siamo vicini all’Italia più brutta di sempre, tecnicamente modesta, agonisticamente impalpabile, caratterialmente impresentabile e molle. Mai squadra, mai capace di costruire gioco, sempre schiacciata dall’avversario, lacunosa in fase di impostazione, in difficoltà anche nei passaggi più semplice, in apnea quando deve uscire dalla propria trequarti, capace di creare soltanto un’occasione da gol in novanta minuti di gioco e praticamente mai pericolosa nei pressi della porta dei rivali.

L’Italia non ha praticamente giocato l’ottavo di finale agli Europei, non ha mostrato rabbia agonistica, non c’è stato lo spirito giusto, non si è vista la voglia di giocarsi le proprie carte fino in fondo. Gli azzurri sono stati schiacciati dalla Svizzera, capace di imporsi a Berlino con un secco 2-0 e di qualificarsi con pieno merito ai quarti di finale della rassegna continentale, battendo la nostra Nazionale dopo 31 anni di digiuno. Si esce a testa bassissima, dopo il trionfo di tre anni fa, crollando nello stadio del magica apoteosi dei Mondiali 2006.

L’Italia esce prematuramente ma meritatamente dalla competizione: nella fase a gironi ci si era salvati all’ultimo secondo con il gol di Zaccagni contro la Croazia, dopo la pessima prestazione offerta contro la Spagna e la vittoria sofferta contro l’Albania. Il CT Luciano Spalletti ha cambiato modulo per l’ennesima volta, entrando in schemi tattici e tecnici poco avvezzi agli uomini a disposizione: il futuro è tutto da definire. Si salva soltanto un titanico Donnarumma, il resto non ha offerto praticamente nulla.

LA CRONACA DELLA PARTITA

Luciano Spalletti si affida al 4-3-3, tornando alle sue origini: Donnarumma tra i palia; Di Lorenzo e Darmian i terzini, Mancini e Bastoni al centro della difesa; chiavi del centrocampo affidate a Fagioli al posto di Jorginho, affiancato da Barella e Cristante; attacco con il tridente composto da Chiesa, Scamacca ed El Shaarawy. La Svizzera replica con il 3-4-3: Sommer il portiere protetto da Rodriguez, Akanji, Schaer; Xhaka e Freuler nel cuore del centrocampo, Rieder e Aebischer sugli esterni; Embolo, Ndoye, Vargas in attacco.

La Svizzera spinge fin da subito e l’Italia è in totale balia degli avversari, tra l’altro si fanno male anche Barella (coscia sinistra) ed El Shaarawy (inguine). Gli azzurri non riescono a produrre gioco, i ritmi sono blandi ma sono gli elvetici a tessere le fila del gioco e al 24′ un sontuoso Donnarumma ipnotizza Embolo in un testa a testa in area di rigore. L’unica fiammata dell’Italia arriva al 26′ con una bella serpentina solitaria di Chiesa, che però calcia lentamente verso la porta. Gli uomini di Spalletti non riescono a uscire dalla loro trequarti e al 37′ la Svizzera punisce: Vargas sulla sinistra, Freuler è totalmente libero sulla trequarti, avanza completamente smarcato, si inserisce stoppa il pallone e calcia a botta sicura trovando la rete. In pieno recupero Rieder sfiora il raddoppio, ma Donnarumma sventa il pericolo con l’aiuto del palo.

Spalletti opera un cambio nell’intervallo, inserendo Zaccagni (autore del gol qualificazione contro la Croazia allo scadere) al posto di El Shaarawy. L’Italia è completamente abulica, sembra rimasta nei spogliatoi e dopo trenta secondi la Svizzera firma il 2-0: Vargas riceve palla completamente smarcato, ha tutto il tempo per controllare ai limiti dell’area di rigore e fa partire un bel tiro a giro indirizzato verso l’angolino, Donnarumma non può nulla. Non c’è la minima reazione da parte della nostra Nazionale, che si accende soltanto quando un goffo colpo di testa di Schaer lascia di sasso Sommer e la palla sbatte sul palo.

Al 64′ entra Retegui per affiancare Scamacca ed esce Barella, bisognerà aspettare nove minuti per vedere il primo tiro in porta dell’Italia: conclusione debole e centrale di Retegui. Al 74′ Zaccagni ha una fiammata sulla trequarti, la mette in mezzo, da un paio di metri Scamacca opta per un colpo di esterno destro e la palla si infrange. Si tratta dell’occasione più nitida per l’Italia in tutta la partita, poteva essere l’occasione per riaprire l’incontro e invece non è stata concretizzata. Spalletti le prova tutte dalla panchina: Pellegrini e Cambiaso al posto di Darmian e Cristante al 75′, Frattesi per Fagioli all’86mo minuto, ma non cambia nulla e l’Italia esce mestamente.