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Italia-Svizzera, il ct elvetico sminuisce gli azzurri: “È il paese della tattica. Vogliamo vincere prima dei rigori”

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Murat Yakin
Yakin / Lapresse

Giornata di vigilia a Berlino, dove sabato 29 giugno andrà in scena Italia-Svizzera, ottavo di finale degli Europei di calcio. La nostra Nazionale, qualificatasi all’ultimo assalto grazie al gol di Zaccagni contro la Croazia, cercherà di avere la meglio sugli elvetici, che ci hanno estromesso dagli ultimi Mondiali nell’ambito del girone di qualificazione. Gli azzurri proveranno ad alzare il tasso tecnico dopo tre partite estremamente complicate disputate nella fase a gironi.

Murat Yakin, CT della Svizzera, non si è nascosto nella conferenza stampa all’Olympiastadion: “Siamo concentrati per domani, sappiamo quello che possiamo fare. Stop. E ci siamo esercitati anche sui rigori, ma ci piacerebbe chiuderla prima”. Il CT è tornato anche sul netto ko contro il Portogallo durante l’ultima rassegna iridata: “Era un altro torneo, tutto diverso. Pensiamo soltanto all’Italia”.

La Svizzera dovrà fare a meno di Silvan Widmer, terzino destro a tutta fascia, ma il Commissario Tecnico sembra avere trovato un rimedio: “Abbiamo due opzioni per sostituirlo”. Un passaggio anche su Ndoye, punta del Bologna: “Uno dei migliori exploit. Giocare al Dall’Ara gli ha fatto bene. Ha lottato per diventare un titolare. È giovane e spensierato, il gol contro la Germania lo ha rimesso in gioco. Non abbiamo parlato di un suo trasferimento all’esterno“.

Un passaggio anche sull’Italia:Abbiamo fatto i compiti. Non abbiamo visto solo queste tre partite, ma anche quelle precedenti. L’Italia è in grado di giocare con diversi moduli. È il paese della tattica, questa cosa mi piace“.

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