Atletica
Jacobs conferma il titolo europeo: solo in 4 ci erano riusciti. E il problema muscolare…
Confermarsi Campione d’Europa sui 100 metri è un’impresa tutt’altro che banale e infatti fino a ieri sera ci erano riusciti soltanto quattro atleti: il sovietico Valeriy Borzov (1969, 1971, 1974), il britannico Linford Christie (1986, 1990, 1994), il portoghese Francis Obikwelu (2002, 2006) e il francese Christophe Lemaitre (2010, 2012). Questo ripasso storico dà un peso ben specifico alla magia che Marcell Jacobs ha firmato allo Stadio Olimpico di Roma: dopo il sigillo di due anni fa a Monaco con il tempo di 9.95, il velocista lombardo ha saputo ripetersi in campo continentale con il crono di 10.02.
Forse è il talento indiscutibile e sconfinato dell’azzurro che fa sembrare il riscontro agonistico quasi scontato, ma restare sul trono non è mai semplice. Lo ha fatto da Campione Olimpico, dopo gli acciacchi fisici che lo hanno frenato nelle ultime due stagioni e arricchendo un palmares sconfinato: già da dopo l’apoteosi di Tokyo 2020 è indiscutibilmente riconosciuto come il Messia dell’atletica tricolore e uno dei migliori atleti in assoluto dello sport italiano.
Non va tra l’altro dimenticato che la corona della gara regina non è di certo un’abitudine alle nostre latitudini: prima dell’epopea del bresciano soltanto Pietro Mennea era riuscito a imporsi nel 1978. Vero che ieri sera Marcell Jacobs non è sceso sotto il muro dei dieci secondi (cosa che non gli riesce proprio dall’affermazione in Germania), ma si sono visti dei miglioramenti rispetto alle ultime uscite (10.03 a Oslo, 10.07 a Roma, 10.11 a Jacksonville): la partenza è stata più convincente e anche la prima parte del lanciato è risultata valida, è mancato un po’ la seconda metà di gara dove non è riuscito ad andare via come nei giorni migliori. In semifinale (10.05) era apparso anche più fluido nel gesto e più in controllo, non va dimenticato che le due gare ravvicinate non sono semplicissime da gestire.
La smorfia dopo il traguardo? Conseguenza di un “semplice crampo al polpaccio”, come lo stesso atleta l’ha definito. Dunque nessuna preoccupazione, anche in vista della staffetta. Da qui si riparte, con un oro in più in bacheca, pronti per lanciare la volata verso le Olimpiadi di Parigi 2024, ormai distanti meno di due mesi. Per provare a salire sul podio ai Giochi bisognerà migliorarsi sensibilmente e mettere davvero insieme i pezzi del puzzle di cui tanto ha parlato dopo il cambio di allenatore avvenuto al termine della passata annata agonistica.
Diamo uno sguardo alle liste stagionali: Marcell Jacobs è ora 23mo al mondo, lontano dal 9.82 del giamaicano Oblique Seville e dal 9.85 dello statunitense Noah Lyles (Campione del Mondo); in Europa è quarto dietro ai britannici Louie Hinchliffe (9.95 due giorni fa a Eugene), Jeremiah Azu (9.97, assente agli Europei per infortunio) e Reece Prescod (10.00, anch’egli non presente agli Europei). C’è da lavorare parecchio, ma quando si parla di un Campione Olimpico dei 100 metri bisogna sempre avere fiducia: ci ha portato su vette che neanche immaginavamo nei sogni più candidi di bambino, merita il massimo rispetto e un credito senza limiti.