Olimpiadi
Jasmine Paolini e Sara Errani proiettate alle Olimpiadi di Parigi: “E’ un sogno che si avvera”
Niente da fare per Jasmine Paolini e Sara Errani, uscite sconfitte dall’atto conclusivo del torneo di doppio femminile del Roland Garros 2024. Vittoria per la coppia formata dall’americana Coco Gauff e alla ceca Katerina Siniakova (n.5 del seeding) con il punteggio di 7-6 (5) 6-3 in 1 ora e 50 minuti di partita.
Una sconfitta in un percorso però fantastico, che segue in continuità la vittoria negli Internazionali d’Italia, la qualificazione alle Olimpiadi di Parigi e una posizione nella Race tale da qualificarsi in prospettiva alle WTA Finals. Tante cose positive, al termine di una partita in cui le azzurre hanno dovuto fare i conti con le fatiche dei match passati.
“Non è mai semplice giocare singolo e doppio, abbiamo pagato un po’ questo. A un certo punto c’era anche la possibilità di ribaltarla, gli scambi erano lunghi, ma abbiamo pagato la poca brillantezza. Peccato“, ha dichiarato Errani. Un’esperienza funzionale alla crescita dell’amalgama per i Giochi: “Sicuramente abbiamo avuto modo di testare altri schemi e questo potrà esserci utile alle Olimpiadi. Tuttavia, ogni torneo è diverso per cui staremo a vedere cosa succederà“, ha sottolineato Paolini.
Parlando in maniera ancor più specifica della rassegna a Cinque Cerchi, il pensiero condiviso delle due ragazze è stato il seguente: “Per i tanti tornei a cui prendiamo parte, dobbiamo sempre pensare al presente e mai voltarci indietro. Tuttavia, dobbiamo essere orgogliose di aver conquistato la qualificazione alle Olimpiadi. È un sogno che si avvera, ma dobbiamo continuare a lavorare. Necessario scindere la felicità per un risultato ottenuto, dalle motivazioni per allenarsi duramente“.
A conclusione, Errani ha anche risposto alla curiosità di un futuro da allenatrice: “Sinceramente non ci ho pensato, ma ammetto che mi piacciono alcune cose, come l’interazione con la giocatrice e il fatto di mettermi a disposizione, come a volte ho fatto con Jasmine. Per cui, vedremo…“.
Dichiarazioni da Vanni Gibertini