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Roland Garros

Jasmine Paolini rivela il suo approccio al Roland Garros: “Penso partita dopo partita, il ranking è una conseguenza”

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Jasmine Paolini
Paolini / LaPresse

Missione compiuta per Jasmine Paolini. La toscana ha ottenuto per la seconda volta in carriera e in stagione la qualificazione agli ottavi di finale di uno Slam. Dopo quanto fatto negli Australian Open, Jasmine si è ripetuta al Roland Garros. L’allieva di Renzo Furlan si è imposta con il punteggio di 6-1 3-6 6-0 contro la canadese Bianca Andreescu.

Una partita condizionata dalla pioggia: “C’erano condizioni difficili, c’era una pioggerellina e il campo era un po’ così così, però è andata bene. Era tutto il giorno che aspettavamo, e ieri avevamo anche finito tardi il doppio. Bisogna comunque adattarsi. Credo che la chiave di oggi era prendere subito in mano il gioco e toglierli il tempo, nel secondo set l’ho fatto un po’ peggio perché già dalla risposta ero lontana dal campo. Lei se la lasci giocare sa farlo bene, ha mosso la palla, qualche smorzata molto buona“.

Come espediente per passare il tempo, Paolini non ha lo stesso di Elisabetta Cocciaretto, che deve affrontare gli esami universitari: “Io non studio (ride, ndr) sarebbe un’ulteriore ansia per gli esami. Oggi sono rimasta nei divanetti a guardare qualche match, se ho voglia leggo, altrimenti… gioco a burraco sul cellulare (risata) cose meno sofisticate rispetto a Cocciaretto”.

Parlando dell’obiettivo da centrare: “Io scendo in campo è sempre giocare un buon match. È difficile guardare il ranking, cerco di pensare più al singolo match, è la chiave giusta per togliersi un po’ di pressione e pensare a cosa fare nel momento. Già ogni match mi sembra complicato così, perché secondo me lo è. Per questo penso partita dopo partita. “.

E sulla prossima sfida contro Elina Avanesjan ha aggiunto: “Non c’ho mai giocato. Ha già fatto ottavi qui lo scorso anno quindi sicuramente è un torneo che le piace. Oggi ho guardato qualche suo scambio mentre mi scaldavo negli spogliatoi però non ce l’ho ben presente e ne parlerò con Renzo Furlan. È un ottavo di finale diverso rispetto a quello ottenuto in Australia quest’anno. Non è stato facile: i primi due turni sono stati complicati. Secondo me non avevo espresso un buonissimo tennis, ero nervosa. Oggi già mi sono sentita meglio. Sinceramente oggi non pensavo tanto all’obiettivo della seconda settimana, mentre in Australia avevo un po’ più questo pensiero in testa della seconda settimana“.

Dichiarazioni da Vanni Gibertini

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