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LA LEGGE DEL KAISER! Jannik Sinner batte Hurkacz con 2 tie-break e conquista il primo titolo sull’erba ad Halle

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Jannik Sinner
Sinner / LaPresse

Jannik Sinner, per la prima volta in carriera, vince l’ATP 500 di Halle. Sconfitto in finale Hubert Hurkacz in due tie-break: 7-6(8) 7-6(2) il punteggio a favore del numero 1 del mondo, che diventa anche il primo italiano a vincere nella città tedesca. Si completa così una domenica italiana perfetta nel torneo nato dalla mente di Gerhard Weber, visto anche il successo in doppio di Simone Bolelli e Andrea Vavassori. Si tratta del 14° torneo vinto da Sinner in carriera, il 4° nella stagione, che va a confermare le buone sensazioni in vista di Wimbledon, il prossimo grande obiettivo dell’attuale re del tennis mondiale. Che, per la prima volta, trionfa

Il terzo game vede subito Sinner mettere un paio di punti esclamativi: uno spettacolare recupero di dritto che si trasforma nel 30-30 e poi un punto in spinta col dritto che vale la palla break. Serve però bene Hurkacz, con la risposta dell’italiano che si ferma sul nastro. Tocca poi a Jannik finire sotto 30-40 con uno smash all’indietro che finisce in rete, ma con seconda profonda e dritto verso destra arriva il salvataggio. Per il numero 1 del mondo altro momento particolarmente complicato sul 3-4 30-30, ma bastano due ace per chiudere ogni discorso. Per il resto, non c’è sostanzialmente null’altro che realmente accade, salvo un paio di punti ad alta spettacolarità, e il tie-break è l’inevitabile conseguenza. Sinner subito sfrutta la seconda del polacco per spingere con il dritto e prendersi il minibreak, che però se ne va con un fallito contropiede ancora di dritto. L’omologo colpo, in avanzamento, tradisce Hurkacz; 3-1. Giunto sul 5-4, però, l’azzurro perde la misura del dritto, anche se poi acciuffa il set point. A quel punto i servizi regnano, tra ace, ottime prime e schemi veloci, fino all’8-8, poi Jannik trova una gran risposta e uno splendido recupero di dritto che lo porta a chiudere di rovescio per il 9-8. Stavolta serve lui, e ancora di rovescio, con profondità, l’azzurro causa l’errore del suo avversario: 10-8.

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Nel secondo parziale subito Hurkacz va in difficoltà sul servizio: Sinner comincia a manovrare per spostarlo, poi cerca la rete sul 30-30, ma viene passato di rovescio in avanzamento: palla break. Il polacco torna a rete, ma stavolta si prende il punto. Anche la seconda chance se ne va per merito del ventisettenne di Wroclaw, che poi chiude per l’1-1. Anche sul 2-1 qualche problema per lui arriva, sotto la forma di uno 0-30, ma una seconda volta tutto si risolve bene per lui. E poi, sul 3-2 0-15, Hurkacz s’inventa un recupero impossibile su lob di Sinner: un dritto dietro la schiena che diventa un missile. Si va comunque ai vantaggi, ma è 3-3, come pure è 4-4 dopo un 15-30 recuperato dal numero 9 del mondo, che è chiaramente più in difficoltà in queste fasi, ma trova spesso risorse dalla prima al serve&volley per uscire da situazioni complesse. Il numero 1 ATP, alla fine, perde solo quattro punti in sei turni di battuta nel secondo parziale. Hurkcz chiude a zero il 12° game per andare al tie-break, ma sull’1-1 dello stesso sbaglia il dritto a seguire la seconda di servizio. In quel momento Sinner è in striscia aperta di tre ace di fila, poi tiene bene uno scambio molto lungo e infila la prima vincente per il 4-1, quindi infila il polacco a campo aperto per il 5-1 sul quale si cambia campo. A quel punto basta gestire e arriva la chiusura a braccia alzate al cielo per un successo senza discussioni.

A livello numerico, il dato della finale più impressionante per Sinner è questo: ha servito 47 prime in campo ricavandone 44 punti, cioè il 94%. Una prova di solidità impressionante, e aggiunta al 68% sulla seconda (quello sì un numero atteso, essendo un marchio di fabbrica di Jannik), che si compara al 39% di Hurkacz, diventa il quadro per un sorriso tutto tricolore.

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