Seguici su

Roland Garros

L’amarezza di Sinner: “Fa male perdere avendo fatto più punti. Sono migliorato sulla terra, n.1 non mi cambierà”

Pubblicato

il

Jannik Sinner
Sinner / LaPresse

Jannik Sinner ha parlato in conferenza stampa dopo la sconfitta in semifinale contro Carlos Alcaraz, subita oggi al Roland Garros 2024 di tennis: l’azzurro ha tracciato un bilancio dell’incontro, del torneo e della stagione sulla terra battuta prima di proiettarsi verso le Olimpiadi.

La prima analisi sul match odierno: “Quando giochi quattro ore sono tante, non ci sono solo i punti importanti. ovviamente sono partito bene, break sopra, poi nel secondo set ho servito un po’ peggio. La partita cambia appena vai giù con le percentuali. Lui ha cambiato un pochino, ha alzato un po’ più la traiettoria. Oggi faceva anche un po’ più caldo e la palla rimbalzava un po’ di più. Ho reagito abbastanza bene poi nel terzo. Nel quarto secondo me ho avuto delle piccole chance anche sul 5-4 sotto, due punti sono girati un po’ male e ho sbagliato uno smash facile per il 40-15 e sono andato 30-30 e poi ad inizio quinto è andata così. Avevo le mie possibilità, ho giocato anche abbastanza bene, lui ha fatto un bel passante, ha caricato un po’ il dritto e ti trovi un break sotto. Anche nell’ultimo game ho avuto qualche chance. Se guardiamo la cosa positiva, secondo me abbiamo fatto un passo in avanti su questa superficie. Adesso ovviamente alle Olimpiadi vediamo come va“.

Una sorta di resoconto della stagione sulla terra battuta: “E’ già successo che ho vinto più punti ed ho perso la partita, quindi non è una novità. Come ho detto prima la stagione su terra parte da Montecarlo, Montecarlo è sempre un torneo un po’ strano, ci sono dei risultati un po’ strani. I giocatori poi non hanno abbastanza tempo per adattarsi. Poi, dopo il torneo più grande è Madrid, Madrid è totalmente diverso, perché la palla rimbalza e la palla vola un po’. Invece poi da Roma si inizia un po’ a vedere chi è che sta giocando molto bene in questa stagione su terra battuta e chi sta facendo più fatica. E spesso poi questi giocatori si vedono qua. Io purtroppo non ho potuto giocare Roma per misurarmi un po’ prima e credo per questo che abbiamo fatto un bel salto in avanti, non giocando tantissime partite su terra battuta, e siamo venuti qua con dei dubbi. Secondo me siamo riusciti a fare un bel percorso a questo giro, poi certo fa male anche a me, come ho detto, di perdere le semifinali così, pure facendo più punti dell’avversario, però questo è lo sport, si deve accettare. Il lavoro non smetterà mai, per il ranking ovviamente siamo tutti felici, ma la mentalità non cambierà. Abbiamo parlato, sappiamo cosa dobbiamo migliorare per diventare un giocatore migliore. Adesso sono in quella posizione lì, vediamo quanto ci resto, perché è importante anche quello, non solo arrivarci, quindi c’è tanto lavoro da fare“.

Sui problemi fisici accusati a Madrid: “Non è detto che se uno si fa male hai sbagliato qualcosa, può succedere, questo è, certe cose succedono, non puoi sempre controllare tutto. A me quest’anno è arrivata l’anca. Secondo me fisicamente stavo molto bene, è successo. Adesso poi vediamo, ovviamente l’anno prossimo se dovessi fare molto bene a Miami potrei non giocare a Montecarlo. Questo poi è un altro discorso, però io me la sono sentita di giocare a Montecarlo, abbiamo fatto una semifinale, abbiamo perso una partita che sappiamo tutti com’è andata. Secondo me non abbiamo sbagliato niente“.

Il bilancio del torneo: “Io ho sempre detto che delle mie partite sono molto importanti le prime due del torneo, perché quelle per me erano allenamenti, non erano partite da torneo, era come un allenamento per mettere in moto il fisico, e poi dopo più sono andato avanti più mi sono sentito meglio e dopo non ero più sorpreso da me stesso perché secondo me la cosa più importante per me in questo momento è il fisico. Quando mi sento bene fisicamente posso giocare un ottimo tennis. Poi non sto guardando tanto il resto, soprattutto in questo torneo. Questo per me è stato un ottimo torneo, potevamo essere in finale, non ci siamo e basta, finisce“.

I confronti con Alcaraz e le prossime sfide: “Stando fuori, seduti, è un conto, non si capisce bene cosa succede in campo qualche volta. Oggi un filo di vento c’era, magari da fuori non si sentiva, sulla palla si sente comunque qualche volta. Pensi che va lì, invece poi alla fine ti arriva là. Come ho detto prima ci conosciamo un po’ meglio, quindi c’è poca interazione. Sappiamo quanto è importante la partita, la semifinale di un Grand Slam, per arrivare tutti e due per la prima volta in finale, siamo giovani, abbiamo vinto quattro partite a testa. La scorsa partita è finita al quinto, questa è finita al quinto nei Grand Slam. È andata così, non possiamo sempre giocare la partita perfetta tutti e due. Ovviamente, la partita secondo me è sempre di un altissimo livello quando noi giochiamo contro, perché fisicamente siamo messi molto bene ed anche tennisticamente giochiamo molto bene, quindi alla fine quando questi due giocatori giocano contro il livello si alza un pochettino, però nell’altro senso gli errori ci stanno. Soprattutto quello che perde le ultime una o due partite, poi deve aggiustarsi un pochettino, deve rischiare un pochettino di più, deve provare qualcosa di diverso, e toccherà a me adesso questa volta di aggiustare e provare a vincere“.

Dichiarazioni da Vanni Gibertini