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Larissa Iapichino in finale agli Europei: “La qualificazione è un sassolino, la pressione uno stimolo. E la rincorsa…”

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Larissa Iapichino
Iapichino / Grana/FIDAL

Larissa Iapichino si è qualificata alla finale del salto in lungo agli Europei 2024 di atletica leggera. Alla toscana è bastato un balzo da 6.71 metri (con 0,8 m/s di vento contrario, un centimetro oltre la norma di qualifica) per sbrigare la pratica al primo tentativo sulla pedana dello Stadio Olimpico di Roma e per meritarsi l’accesso all’atto conclusivo: l’azzurra, forte di uno stagionale di 6.86 metri, tornerà in scena domani per andare a caccia di una medaglia.

Larissa Iapichino ha espresso tutta la propria soddisfazione ai microfoni della Rai: “La qualificazione è sempre il sassolino da togliersi, oggi è stato indolore e va benissimo così. La pedana soprelevata devi saperla utilizzare, è molto performante: devi correre rasente e con baricentro basso. Mio papà mi ha detto ‘così non sbagli, è la tua rincorsa’. Domani sarà tutta un’altra cosa, mi immagino l’atmosfera, l’ho vista in tv con i miei compagni e spero di viverla anche io“.

L’azzurra ha poi proseguito, parlando anche delle tante medaglie ottenute dagli altri italiani negli ultimi quattro giorni di gare: “Gareggiare in casa è una responsabilità, poi io arrivo in fondo, dopo che gli altri hanno conquistato tante medaglie. La pressione è uno stimolo, essere ispirata dai compagni è bello, spero di portare il mio contributo. Io ho il patema d’animo perché quando vedo gli altri gareggiare sto peggio di quando gareggio io. Stanno regalando gioie agli italiani”.

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