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Larissa Iapichino timbra il cartellino: basta un salto per la finale agli Europei. Mihambo spaventa: seconda al mondo

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Iapichino
Iapichino / Grana/FIDAL

Larissa Iapichino ha sbrigato la pratica qualificazione con assoluta disinvoltura e ha staccato agevolmente il biglietto per la finale di salto in lungo agli Europei 2024 di atletica leggera. Alla talentuosa toscana è bastato un solo balzo sulla pedana dello Stadio Olimpico di Roma per guadagnarsi il diritto di proseguire la propria avventura nella rassegna continentale. La figlia di Fiona May, allenata da papà Gianni, ha infatti timbrato un comodo assaggio a 6.71 metri con ben 0,8 m/s di vento contrario e ha superato di un centimetro la norma di qualifica fissata a 6.70.

La primatista italiana al coperto ha eseguito un gesto tecnico di sostanza, concedendo qualcosa all’asse di battuta e risparmiandosi: non serviva esagerare nel turno preliminare, bastava timbrare il cartellino in vista dell’atto conclusivo in programma domani sera. La XXenne, che in stagione ha già saltato 6.86 metri, conferma di avere tutte le carte in regola per puntare a una medaglia di fronte al proprio pubblico e per lanciare la volata verso le Olimpiadi di Parigi 2024, ormai distanti meno di due mesi.

Larissa Iapichino ha superato il turno con la settima misura del turno preliminare. A prendersi la copertina è la fuoriclasse tedesca Malaika Mihambo, capace di volare a 7.03 metri nonostante un vento contrario di 1,3 m/s. La Campionessa Olimpica di Tokyo 2020, presentatasi nella capitale per migliorare l’argento conquistato due anni fa, ha firmato la miglior prestazione europea stagionale e il secondo salto mondiale dell’anno, alle spalle soltanto della statunitense Tara Davis-Woodhall (7.18, ma al coperto).

La teutonica è la naturale favorita per la conquista del titolo continentale (sarebbe il secondo della sua carriera dopo quello del 2018), la concorrenza per il podio sarà davvero molto quotata per Larissa Iapichino, visto che ci sono nomi di rango come la svizzera Annik Kaelin (6.83 con 2,3 m/s di brezza alle spalle), la francese Hilary Kpatcha (6.82, +0,8 m/s), la portoghese Agate De Sousa (6.72, +0,1 m/s), la rumena Alina Rotaru-Kottmann (6.71, -0,4 m/s), la bulgara Plamena Mitkova (6.71, -1,4 m/s) e la spagnola Fatima Diame (6.70, +0,3 m/s).

Oltre alle otto atlete capaci di agguantare la norma di qualifica, ci sono altre quattro finaliste: la tedesca Mikaelle Assani (6.67), la lituana Jogailé Petrokaite (6.65), la polacca Magdalena Bokun (6.65), la cipriota Filippa Kviten (6.63).

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