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Marcell Jacobs convince in semifinale e lancia la sfida per l’oro. Sfida con Ali agli Europei? Ingiustizia per Melluzzo

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Marcell Jacobs
Jacobs / IPA Agency

Marcell Jacobs ha convinto nella semifinale dei 100 metri agli Europei, scaldando il pubblico sugli spalti dello Stadio Olimpico di Roma e offrendo una prestazione che lascia ben sperare. Il Campione Olimpico non è stato lestissimo allo sparo (0.168 il tempo di reazione), ha però poi impostato una buona partenza e ha raccolto grandi consensi sul lanciato: il velocista lombardo è andato via in scioltezza e fluidità, la corsa è parsa decisamente snella e morbida, non è stato contratto come nelle prime uscite stagionali e si è anche un po’ rialzato nel finale. Il cronometro recita 10.05 con 0,5 m/s di vento a favore, ovvero due centesimi sopra al primato stagionale siglato una decina di giorni fa a Oslo, ma stasera si è avuta la sensazione che i margini di miglioramento del Messia dell’atletica tricolore siano notevoli.

Marcell Jacobs sta mettendo insieme i pezzi del puzzle dopo il cambio di guida tecnica e sta ritrovando la forma dei giorni migliori? Il 29enne sembra essere sulla giusta via, intanto oggi si è lasciato ampiamente alle spalle l’emergente francese Pablo Mateo (10.17, stagionale), lo spagnolo Guillem Crespi (10.19, personale), il danese Simon Hansen (10.22) e il deludentissimo britannico Chijindu Ujah (10.24, fuori dall’atto conclusivo). Il Campione Olimpico si è qualificato alla finale con il miglior tempo del turno e più tardi tornerà in pista per difendere il titolo continentale conquistato due anni fa a Monaco, dove scese sotto i dieci secondi per l’ultima volta in carriera (l’obiettivo è riuscirci nuovamente stasera).

Potrebbe esserci un grandissimo derby italiano, visto che Chituru Ali ha illuminato la scena nella seconda batteria, vincendo in scioltezza con 10.11 (0,3 m/s di vento a favore) davanti al tedesco Owen Ansah (10.18) e al polacco Dominik Kopec (10.28). Lo sprinter comasco si presenterà alla finale con il secondo tempo del turno, ha avvicinato il personale di 10.06 corso qualche settimana fa a Dubai e si candida per una medaglia di lusso. Gli avversari degli azzurri saranno il britannico Romell Glave (10.11), lo svedese Henrik Larsson (10.14), il francese Pablo Mateo (10.17), i già citati Ansah e Crespi, il tedesco Robin Ganter (10.21).

L’Italia avrebbe potuto avere tre finalisti, ma un autentico pasticcio nella prima semifinale ha impedito il tris. Matteo Melluzzo l’aveva infatti vinta in 10.12 (suo personale), ma era stata chiamata una partenza falsa dell’austriaco Markus Fuchs che però non era stata sentita da diversi atleti, che hanno raggiunto il traguardo (come il nostro portacolori). Si è ritornati sui blocchi di partenza dopo la disputa delle altre semifinali e altra partenza falsa (questa volta con squalifica) per il polacco Oliwer Wdowik. Al terzo start della serata, però, Matteo Melluzzo accusa un crampo a metà gara a si deve ritirare. Un vero peccato perché con il suo 10.12 sarebbe entrato tranquillamente in finale e avrebbe anche lottato per il podio.