Atletica
Mattia Furlani osserva il lungo dei Trials: Davis vince a basse quote, Brackins fuori dalle Olimpiadi per un centimetro!
Mattia Furlani avrà seguito con grande attenzione la gara di salto in lungo ai Trials statunitensi, la competizione che determina i tre atleti in ciascuna disciplina che rappresenteranno gli USA alle Olimpiadi di Parigi 2024. Dalla pedana di Eugene non sono arrivate misure sensazionali, tanto che non è stato realizzato nemmeno un minimo olimpico (fissato 8.27 metri, ma questi americani di grande rango verranno poi ammessi ai Giochi in virtù del ranking di World Athletics).
Jeremiah Davis ha vinto la gara con un balzo da 8.20 metri (1,9 m/s di vento a favore), eguagliando il proprio stagionale (mentre il personale è l’8.37 timbrato lo scorso anno in versione indoor). Il classe 2001 ha preceduto di misura Malcolm Clemons (8.18) e Jarrion Lawson (8.18, argento ai Mondiali 2017), mentre Johnny Brackins rimane a casa per un solo centimetro (8.17): i Trials sono letteralmente spietati e non sono ammesse prove di appello, il miglior americano dell’anno (8.23) resterà davanti al televisore.
Mattia Furlani ha fatto decisamente meglio in questa stagione, culminata per ora con la medaglia d’argento ai Mondiali Indoor e agli Europei di Roma con un balzo da 8.38 metri (record del mondo under 20), quarta prestazione mondiale stagionale. Il 19enne laziale è stato preceduto in entrambe le occasioni dal fenomenale greco Miltiadis Tentoglou: il Campione Olimpico, del Mondo e d’Europa svetta in cima alle liste mondiali con un superbo 8.65, precedendo lo svizzero Simon Ehammer (8.41) e il giamaicano Wayne Pinnock (8.40).