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MotoGP, il paradosso della “grande fuga da Ducati”. È Marc Marquez ad aver generato l’esodo dalla moto più competitiva?

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Marc Marquez

In queste settimane, nell’ambiente della MotoGP si sta verificando un autentico paradosso. Generalmente, nel mondo dei motori, i piloti cercano di mettere le mani sul mezzo più competitivo. È una dinamica ovvia, perché si parla di uno sport dove la meccanica è parte integrante dei valori in campo.

Prendiamo l’esempio di Fabio Quartararo, passato dal ruolo di protagonista assoluto a una parte da comprimario a causa della competitività di Yamaha, scemata nell’ultimo triennio. Viceversa, Marc Marquez rappresenta l’esatto opposto, essendo tornato in auge dopo aver mollato la derelitta Honda per balzare in sella a una “vecchia” Ducati inserita in una struttura satellite.

Proprio quanto accaduto in tempi recenti fa sorgere spontanea una riflessione. La supremazia della Casa di Borgo Panigale è evidente, proprio ieri è stato spiegato come ad Assen ci sarà la possibilità di assistere a qualcosa di agonisticamente spaventoso. Cionondimeno, ultimamente stiamo assistendo a una sorta di “grande fuga” dall’azienda bolognese.

MotoGP, supremazia Ducati feroce e spaventosa. Domenica ad Assen può essere conseguito un traguardo sensazionale

L’ultimo caso è quello di Marco Bezzecchi, che ha appena firmato per Aprilia. Nel 2025 il venticinquenne romagnolo si affiancherà a Jorge Martin, ovverosia la rappresentazione più eclatante di quanto esposto. Il madrileno, attualmente leader della classifica iridata e dotato di una Desmosedici ufficiale (seppur con i colori Pramac), ha scelto di sposare la causa di Noale.

Non solo, anche Enea Bastianini ha abbandonato il branco che sta sbranando gli avversari. Il riminese sarà uno dei cavalli della quadriga Ktm, della quale faranno parte ance Pedro Acosta, Brad Binder e Maverick Viñales. Insomma, si può sapere cosa sta succedendo? Anziché essere attirati dalla moto più forte, parecchi centauri sembrano esserne respinti!

La lettura più corretta da dare è la seguente. Ci troviamo di fronte a una serie di circostanze che, grazie a una sequenza di incastri ha dato vita a uno scenario impronosticabile solo dodici mesi orsono. Alfine, il movimento tellurico è stato generato proprio da Marquez e dal suo inaspettato passaggio al Team Gresini, compiutosi rescindendo un contratto apparentemente d’acciaio con Honda.

El Trueno de Cervera è arrivato nel branco Ducati, ha imposto la sua ingombrante presenza a furia di risultati, mettendo in discussione il mai concretizzatosi passaggio di Jorge Martin nel Factory Team. Le logiche del mercato, intese come le offerte economiche delle aziende rivali (Aprilia e Ktm), desiderose di emergere e dunque incentivate a investire, hanno fatto il resto.

Ne è venuta fuori, appunto, una situazione paradossale. Tre dei cinque centauri più competitivi di Borgo Panigale mollano la moto più competitiva per imbarcarsi in una nuova avventura. Comune a Martinator e al Bez, differente per Bestia. Scopriremo nel 2025 quale piega prenderà la carriera di ognuno di loro. Viceversa, Marquez ha ottenuto proprio ciò che voleva: una Ducati ufficiale a fianco di chi l’ha condotta per due volte al titolo iridato.