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MotoGP, la firma di Viñales con Ktm gli dona un’occasione unica. Sarà il primo a vincere su 4 moto diverse?

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Maverick Vinales / LaPresse

Lo scorso 14 aprile, Maverick Viñales ha scritto un significativo paragrafo nella storia del motociclismo, diventano il primo pilota a vincere con tre marchi differenti nell’epoca della MotoGP. L’affermazione texana in sella a un’Aprilia ha fatto seguito a quella conseguita con Suzuki nel 2016 e alle otto conquistate con Yamaha fra il 2017 e il 2021.

Come sappiamo, nel 2025 il catalano correrà in sella a una Ktm, dinamica che lo pone nella posizione di allungare il paragrafo di cui sopra, tramutandolo in un’autentica pagina inedita nel libro dei conseguimenti del Motomondiale. Nessuno, da quando esiste il campionato iridato, si è imposto con quattro moto differenti.

Viñales è stato il primo a riuscirci in MotoGP, come detto. Però, se guardiamo alla classe regina tout-court, l’impresa di passare per primo sotto la bandiera a scacchi con tre Case differenti era già stata completata da Mike Hailwood negli anni ’60 (Norton, MV Agusta, Honda), da Randy Mamola negli anni ’80 (Suzuki, Honda, Yamaha), da Eddie Lawson a cavallo degli ’80 e dei ’90 (Yamaha, Honda, Cagiva) e da Loris Capirossi tra XX e XXI secolo (Yamaha, Honda, Ducati).

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Top Gun potrebbe andare oltre. Calare il poker non sarà proprio semplicissimo, anche perché la concorrenza interna sarà elevata. Cionondimeno, qui si parla di un centauro capace di vincere con Suzuki e Aprilia – non propriamente moto egemoni – e di riportare al successo Yamaha dopo una lunga astinenza.

Insomma, sarà enigmatico e incostante quanto si vuole, però al catalano il talento non manca. Si accende e si spegne apparentemente senza spiegazioni, ma quando tutti gli interruttori sono su “ON”, bisogna batterlo.

Magari non diventerà mai Campione del Mondo, però considerato il suo profilo e i suoi connotati, primeggiare con 4 marchi diversi rappresenterebbe forse il massimo traguardo a cui ambire; e non sarebbe certo da disdegnare, perché gli consentirebbe di entrare nella storia dalla porta principale.

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