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MotoGP, supremazia Ducati feroce e spaventosa. Domenica ad Assen può essere conseguito un traguardo sensazionale

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Domenica 30 giugno, ad Assen, la Ducati correrà per tagliare un traguardo con pochi precedenti nella storia. Anzi, proprio nessuno se ci riferiamo alla MotoGP in senso stretto. Serve una performance di gruppo, proprio come quelle realizzate nelle ultime settimane.

Difatti, a ben guardare, la Casa di Borgo Panigale ha monopolizzato il podio negli ultimi quattro GP disputati. Merito, soprattutto, di Francesco Bagnaia, Jorge Martin e  Marc Marquez. Tuttavia, anche Marco Bezzecchi ed Enea Bastianini hanno fatto la loro parte.

L’azienda bolognese non aveva centrato quattro hat-trick di fila neppure nel 2023, anno in cui è cominciata l’attuale egemonia pressoché totale. La scorsa stagione, pur conseguendo otto triplette, si era arrivati al massimo a tre consecutive (Le Mans, Mugello, Sachsenring). La sequenza si era interrotta proprio ad Assen, dove l’Aprilia di Aleix Espargarò si era attestata al terzo posto.

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Per la verità, quattro podi monocolore consecutivi non si erano visti neppure nel 2003 dominato da Honda. Bisogna tornare addirittura al 1998 per trovare qualcosa di simile, scomodando sempre Honda (Malesia, Spagna, Italia, Francia). Il periodo dell’anno era lo stesso (primavera inoltrata) e il filotto fu interrotto dal secondo posto della Yamaha di Norifumi Abe a Jarama.

Dunque Ducati ha già realizzato qualcosa di inedito per la MotoGP e che, nel Motomondiale, non si vedeva da 26 anni. Sarà in grado di spingersi oltre e arrivare a quota cinque? Dovesse farcela, sarebbe la striscia più lunga dal 1996, quando Honda monopolizzò i podi in Spagna, Francia, Italia, Olanda e Germania. Nazioni familiari? Sono proprio quelle in cui si sta correndo in questi giorni! Corsi e ricorsi storici? A breve, la risposta!

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