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Pallavolo

NATIONS ITALY! Giappone affondato, Egonu trascinatrice. Ritorno vincente per Velasco

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Italia volley
Italia volley / FIVB

L’Italia ha vinto la Nations League 2024 di volley femminile, sconfiggendo il Giappone per 3-1 (25-17; 25-17; 21-25; 25-20) nella finale andata in scena a Bangkok (Thailandia). Dopo aver travolto USA e Polonia con il massimo scarto, le azzurre hanno dominato i primi due set contro le asiatiche, hanno concesso il terzo parziale alle avversarie e poi hanno giganteggiato nella quarta frazione riuscendo così ad alzare al cielo il trofeo.

La nostra Nazionale festeggia il sigillo nel prestigioso torneo internazionale itinerante per la seconda volta nella storia, dopo quello ottenuto due anni fa ad Antalya: nel 2022 si concretizzò l’ultimo ruggito dell’era Mazzanti, conclusa poi nella passata stagione dopo diverse ruggini di spogliatoio; quello odierno è il primo raggio di sole dell’epoca targata Julio Velasco, Guru della pallavolo internazionale che ha immediatamente fatto centro sulla panchina femminile dopo aver regalato brividi con la Generazione dei Fenomeni negli anni ’90 (il 72enne aveva già tentato l’avventura da CT delle donne nel 1997-1998).

L’Italia si presenterà alle Olimpiadi di Parigi 2024 con grandissime ambizioni e forte del numero 1 del ranking FIVB, conquistando ieri dopo la semifinale e difeso oggi di forza con questo trionfo di grande rilievo tecnico e agonistico. La nostra Nazionale è riuscita a domare un avversario sempre rognoso e ieri capace di battere il Brasile al tie-break, facendo breccia nella proverbiale difesa asiatica grazie a un attacco di qualità e a un muro rivelatosi granitico.

L’opposto Paola Egonu ha giganteggiato in lungo e in largo, mettendo a segno 27 punti (4 muri) e risultando dirompente nelle fasi calde dell’incontro. La schiacciatrice Alice Degradi ha giocato da titolare al posto di Caterina Bosetti (non al meglio fisicamente), ha disputato un incontro di enorme impatto soprattutto in fase offensiva (primo set raggiante) e ha messo a segno 12 punti affiancando di banda una stupefacente Myriam Sylla (15 punti).

La regista Alessia Orro (2 punti) ha ben sfruttato anche le centrali Sarah Fahr (9 punti, 3 muri) e Anna Danesi (6 punti con 2 muri per la capitana), encomiabile il libero Monica De Gennaro, hanno avuto spazio il martello Caterina Bosetti (5) e la bomber Ekaterina Antropova (3). Tra le fila del Giappone le migliori sono state la capitana Sarina Koga (17 punti) e Arisa Inoue (11).

LA CRONACA DELLA PARTITA

L’Italia accelera in apertura di partita con un diagonale di Egonu, un tocco di seconda di Sylla e un errore di Wada (3-0), poi Sylla è impeccabile in fase offensiva e i muri di Degradi e Fahr sanciscono il 7-4. Degradi è davvero indemoniata: parallela e diagonale per il 9-4, il vantaggio viene confermato da un primo tempo di Fahr e da due diagonali pregevoli di Egonu (12-7 e 13-8). Le azzurre allungano con una parallela di Degradi e una stoccata di Egonu da zona 2 (15-9), poi Degradi punge in diagonale e un’invasione nipponica vale addirittura il +7 (18-11). Le ragazze di Velasco gestiscono (20-15) e poi accelerano nuovamente: mani-out di Egonu e pipe di Degradi (22-15). Fase di amministrazione, un errore di Wada chiude i conti.

Il secondo set svolta già dopo le battute iniziali: Egonu divampa con un muro e un vincente da zona 2, poi Fahr piazza un paio di primi tempi (8-5). Koga prova a tenere in scia il Giappone con un mani-out e un pallonetto (9-8), ma ci pensa ancora Egonu: due parallele roboanti e un muro granitico che vale il 12-9. L’Italia domina in lungo e in largo: diagonale di Egonu, parallela di Degradi e poi le azzurre alzano le barricate con tre muri di fila (due di Egonu e uno di Danesi) che valgono il 18-9. Bisogna soltanto amministrare, due bei vincenti di Sylla e un mani-out di Degradi chiudono i conti.

Le azzurre operano uno strappo importante anche in avvio di terzo set con una parallela di Degradi e un diagonale di Sylla (7-5), ma Koga e Inoue non demordono (9-9) e il Giappone trova anche il break con un guizzo di Yamada e un diagonale di Inoue (12-10). Orro stampa Inoue, ma la pipe di Koga e un bel vincente di Inoue rilanciano le nipponiche (15-12), capaci poi di allungare con due ace consecutivi di Inoue (18-13). Egonu e Sylla riescono a recuperare un break, Danesi e Bosetti sono eccellenti (18-20) ma poi la fast di Yamada e un errore in ricezione di Bosetti rilanciano le asiatiche (22-18). Sul 23-21 Sylla sbaglia un bagher e Antropova attacca out, prolungando la partita.

L’Italia non si scompone e riparte con il piede sull’acceleratore: mani-out, muro e primo tempo di Fahr, diagonale di Egonu e muro di Orro per il 7-2. Egonu rumoreggia con una parallela, primo tempo di Danesi e stoccata di Sylla per il +5 (11-6). Sylla si scatena con un mani-out e un ace (13-7), Egonu è incontenibile e Fahr è impeccabile da zona 4 (16-10). Le azzurre devono soltanto amministrare, il muro di Fahr vale il trofeo.