Nuoto artistico
Nuoto artistico, Giorgio Minisini sui basemark: “Occorre un parametro più chiaro”
Giorgio Minisini non nasconde la delusione al termine della gara del solo libero valida per i Campionati Europei 2024 di nuoto artistico, rassegna in fase di svolgimento in questi giorni presso lo Sport Centre Milan Gale Muskatirovic di Belgrado (Serbia).
Una prova, quella dell’azzurro, viziata da un basemark assegnato dalla giuria nel secondo ibrid, fattore che ha depotenziato il suo punteggio a 183.5313, otto lunghezze in meno del britannico Tomblin, trionfatore malgrado un coefficiente di partenza più basso.
Una volta approdato in zona mista, il nativo di Roma ha commentato quanto fatto, ponendo l’accento proprio sul nuovo sistema di valutazione introdotto quest’anno: “Non so cosa dire, sono certamente deluso dal risultato – ha detto Minisini nelle parole raccolte dalla FIN– Quello che a me è sempre piaciuto dello sport è che tutti danno il massimo e poi c’è chi fa bene e chi meno bene ma adesso, indipendente da ciò che hai fatto, devi fare i conti con i basemark”.
Minisini ha poi continuato : “Sono super contento di vedere quanto stia crescendo il movimento del nuoto artistico maschile, però ritengo che occorrerebbe anche un parametro più chiaro su cui basarsi per capire veramente cosa facciamo in acqua. Rivedremo gli errori insieme alla mia allenatrice e cercheremo di capirne di più e farne tesoro per la prossima gara”.
Ricordiamo che il basemark è una sorta di “penalità” che viene assegnata dal controllore tecnico ad uno o più elementi che includono nella visione della giuria un errore o una difficoltà inferiore a quella dichiarata. Sintetizzando al massimo una volta inflitto, l’elemento non riceverà il coefficiente previsto, bensì inferiore.